L’importanza delle vacanze estive
Riflessioni ed emozioni:
Nove lunghi mesi di duro lavoro, tanto impegno, sforzo e un pizzico di preoccupazione, i quesiti che ogni ragazzo pone a sé stesso sono i medesimi: “Riuscirò ad arrivare a fine anno tutto d’un pezzo?”, “Potrebbe accadere che io perda qualche neurone per strada?”, ma soprattutto, “Conseguirò gli obiettivi prefissati e poi potrò godermi il tanto atteso riposo?”.
Le vacanze estive le chiamano, il periodo dell’anno che ogni studente predilige, mesi in cui il tempo vola e che permettono di dedicarsi a tutte quelle attività che si preferiscono, focalizzando la propria attenzione su ciò che si sta facendo; anche i doveri, come i semplici mestieri di casa, vengono condotti con cura ed una libertà mentale ineguagliabile. Un periodo di quiescenza a cui ognuno di noi dovrebbe assoggettarsi, una rassegnazione decisamente piacevole per i ragazzi che abbandonano il costante pensiero fisso dell’errore di ieri e dell’impegno del domani per lasciar spazio alle proprie passioni.
“Vacanza estiva” difatti non rende spesso il concetto di come dovrebbe essere. “Estiva” senz’altro, ma non interamente “vacanza” intesa come periodo di annullamento totale, dovrebbe essere piuttosto un alternarsi continuo di momenti di relax ad intense occasioni di divertimento, spensieratezza durante una passeggiata al mare, libertà nel percorrere in bici itinerari di campagna, l’euforia nel provare le giostre nelle feste di città e persino intraprendenza per viaggiare, esplorare luoghi nuovi e cogliere la bellezza di culture differenti.
Apprezzare il clima di vacanza è anche poltrire sul divano ma non solo, bisogna costruire un istante dopo l’altro e ognuno dei quali più bello ed entusiasmante del precedente. Questo per godersi a pieno il meritato riposo ma soprattutto con l’obiettivo primario di esser fieri e soddisfatti di sé stessi, di poter raccontare qualcosa di singolare e mantenere nel cuore il ricordo di quell’originale ed irripetibile estate 2018.
Molti sono gli adulti che spronano gli adolescenti a tutto questo, mantenendo al contempo un unico e per tutti i ragazzi inaccettabile convincimento, ovvero che tre mesi di svago sono troppi e che altresì possano influire in negativo sul senso di responsabilità e sui doveri, una sorta di allontanamento dall’abitudine dello studio e dall’appuntamento pomeridiano dei compiti per casa. Gli adulti, infatti, non riescono a staccare mai totalmente dalle proprie mansioni, essi sono coloro che, pur andando in ferie, rimangono sempre attaccati al lavoro per paura di restare indietro con gli incarichi o lasciarsi sfuggire la promozione auspicata.
Cari ragazzi, siete voi ad aver colto l’utilità delle vacanze estive, avete appreso che tre mesi su dodici sia giusto staccare completamente la spina, per trarre da ciò benessere in termine di salute fisica e psicologica. Voi che durante questo arco di tempo riuscite a liberare la mente in modo così semplice, forse perché piccoli e spensierati, sarete in grado di intascare l’abilità nel pensare creativamente, ragionare, arguire al fine di risolvere grattacapi più complessi, un’attitudine sviluppata da dilazionare durante l’anno scolastico. Voi che avete scoperto il segreto dell’estate, tornerete sui banchi di scuola un po’ più ingegnosi e predisposti all’apprendimento, con tanti cassettini da riempire con le nuove nozioni elargite. Ma, soprattutto, ribadite a coloro che non si concedono mai un attimo di stacco dalla routine quotidiana che gli effetti benefici del cosiddetto relax potrebbero anche sorprenderli. Dopo aver provato, probabilmente, per una volta vi daranno ragione!
Dalila Cuppari 4CBS