Il dissesto idrogeologico preoccupa sempre più
Sulla base degli avvenimenti accaduti in Sardegna e Calabria riguardanti il dissesto idrogeologico e le alluvioni che nelle ultime settimane hanno causato delle vittime, è giusto ora come ora spiegare qual è la condizione della Sicilia in quest’ambito, anche per capire perchè le ormai frequenti “allerte meteo” mettono sempre più ila popolazione in apprensione.
La Sicilia è infatti ricca di boschi che però non bastano a fermare il terreno. Per questo le zone quasi o totalmente prive di vegetazione sono più esposte a questo fenomeno. Le provincie più a rischio sono in particolare quelle di Messina, di Catania e Enna. Il dissesto idrogeologico è comunque qualcosa di pienamente naturale ed è colpa dell’uomo se in seguito diventa una disgrazia. Infatti questi costruisce le sue strade e le sue abitazioni nel primo posto che trova libero, incurante delle condizioni ambientali presenti.
Il rischio maggiore è poi scandito dalle alluvioni, che si scatenano quando cade una pioggia abbondante e ininterrotta, per non parlare delle “bombe d’acqua”. Esempi di costruzioni abusive sono invece quelle costruite sulla spiaggia o lungo gli argini dei torrenti, senza autorizzazione o con discutibili licenze, molto frequenti quando si tratta di organizzazioni di stampo mafioso. Ritornando al dissesto, naturalmente va precisato che questo fenomeno è imprevedibile ed è per questo che è uno tra i più pericolosi risultati degli agenti climatici.
La Sicilia del resto non è affatto ricca d’acqua e in questo caso il dissesto è causato quasi sempre dalle frane, cioè cedimenti del terreno causati da una carenza di alberi che lo tengono compatto, sollecitate da precipitazioni intense e violente come accadono da qualche anno per i cambiamenti del clima. Quindi la precarietà idrogeologica è molto pericolosa, soprattutto se congiunta alle piogge, e reca gravi danni all’uomo, che tuttavia ne è il più delle volte la causa diretta. Perchè se l’Italia frana sicuramente la colpa è dell’uomo, è sua la responsabilità se accadono le disgrazie, e non della Natura. Ricordiamocelo e cerchiamo di rimediare, affinchè una previsione meteo preoccupante o un’allerta rossa o arancione non ci facciano più temere disastri o tragedie.
Joao Pedro Flaccomio
Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.