A bordo della Bettica, tra storia e tecnologia
Le recenti manifestazioni cittadine dedicate all’eroe nazionale Luigi Rizzo, a cui Milazzo ha dato i natali, e la consegna della bandiera di combattimento alla fregata che porta il suo nome, nel centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, sono state occasione per fare un tuffo nella Storia, vedere con i nostri occhi e toccare con mano ciò che leggiamo e studiamo nei libri, per la verità non sempre volentieri.
Per alcuni giorni, attraccate al porto di Milazzo, hanno fatto bella mostra di sé due navi della Marina Militare, la Bettica e la Luigi Rizzo. Venerdì 5 ottobre una rappresentativa di noi ragazzi di terza media della Zirilli, come altre scuole, siamo saliti a bordo della nave Bettica, molto simile all’interno, ci hanno detto, alla Luigi Rizzo. La nave prende il nome dal comandante di vascello Ener Bettica, medaglia d’oro al valor militare. L’equipaggio ci ha accolto con elegante cordialità e ci ha guidato lungo il percorso di visita. La nave è imponente, la prima cosa che ci ha colpito è il maestoso elicottero posizionato a poppa.
Eravamo tutti molto impazienti di salire sull’elicottero, osservare l’interno e, naturalmente, scattare le immancabili foto. Ovviamente per noi fare un giretto sarebbe stato fantastico ma questo non era previsto, troppo complicato! All’interno l’elicottero è equipaggiato di tutto ciò che può servire e la selva di pulsanti e leve ci ha quasi confuso. La nostra attenzione è stata attratta anche dal motto scritto su una specie di grande porta “Con ardire e con tenacia” che rappresenta il riferimento alla determinazione e al grande coraggio dimostrati dal comandante Ener Bettica.
Attraversata la grande porta e salite le ripide scalette caratteristiche delle navi, siamo arrivati alla plancia di comando: monitor, pulsanti, leve, sofisticate strumentazioni di bordo e, al centro, il timone di legno, dalla forma caratteristica. Chissà perché, ci ha ricordato i pirati, Cristoforo Colombo e gli antichi navigatori… Usciti dalla plancia di comando ci hanno portato a vedere il grande cannone posizionato a prua della nave, in grado di sparare circa 120 proiettili al minuto con una velocità di 910 m/s; accanto al cannone sono posizionate due mitragliette a puntamento manuale.
Completata la visita e aiutandoci con il corrimano, siamo scesi dalle caratteristiche, ripide scalette e siamo ritornati a terra. È stata un’esperienza molto interessante e utile per accostarci, da giovanissimi cittadini, ad una realtà come la Marina Militare del nostro Paese, impegnata non certo a fare la guerra ma a difendere la pace e la sicurezza.
Simone Piconese, Giorgia Scarcella III B Zirilli