Il Grande Sogno di Adolfo Parmaliana
A dieci anni dalla sua scomparsa resta viva la sua lezione di vita
L’Istituto Tecnico Tecnologico “Ettore Majorana” di Milazzo, sabato 29 settembre alle ore 10:00, ha ospitato l’incontro pubblico per ricordare Adolfo Parmaliana, docente di Chimica industriale presso l’Università di Messina e segretario Ds della sezione di Terme Vigliatore, morto tragicamente il 2 ottobre 2008.
Nell’ambito del ciclo di manifestazioni organizzato per i dieci anni dalla scomparsa del professore Parmaliana, l’Istituto Majorana e il Dirigente Scolastico, prof. Stello Vadalà, particolarmente sensibili a tutte quelle opportunità che promuovono la cultura della legalità e la riflessione sulla imprescindibilità dell’impegno civile di ogni cittadino, hanno aperto le porte alla cittadinanza per ricordare la figura di un uomo impegnatosi con coraggio per la trasparenza e l’onestà.
Alla conferenza sono intervenuti l’avv. Biagio Parmaliana, il prof. Salvatore Coluccia, professore emerito di Chimica Fisica presso l’Università di Torino, lo scrittore Luciano Armeli Iachipino.
Ospiti graditi la moglie, signora Cettina Parmaliana, i figli Basilio e Gilda, il dott. Graziano, presidente della LUTE di Milazzo, il signor Vento, presidente dell’Associazione Antiracket di Barcellona. il prof. Francesco Arena, primo allievo ad essersi laureato nel primo corso di Laurea del prof. Parmaliana ed oggi suo successore presso la cattedra di Chimica Industriale dell’Unime. Presenti in Aula Magna, anche le docenti Isgrò e Lizio del Liceo Scientifico di Spadafora con una rappresentanza di allievi vincitori di una edizione del concorso “Falcone” con un progetto dedicato proprio alla vicenda umana del prof. Parmaliana.
La mattinata, introdotta dalla prof.ssa Scaffidi, è stata suddivisa in due momenti dedicati rispettivamente al duplice profilo di Adolfo Parmaliana, quello scientifico-accademico e quello politico, di uomo attivo e impegnato nel sociale senza per questo limitarsi ad una commemorazione celebrativa quanto piuttosto elevarsi a lezione di vita e di riflessione sulla imprescindibilità e assoluta necessità della supremazia dei valori ideali.
Il primo relatore, prof. Salvatore Coluccia, ha ricordato con una esposizione piana, chiara e affascinante ad un uditorio di giovani studenti dell’indirizzo di Chimica dell’Istituto mamertino gli studi e le ricerche del prof. Parmaliana, scienziato apprezzato in tutto il mondo per le sue ricerche sull’energia rinnovabile, sull’idrogeno come vettore energetico del futuro e l’impegno come presidente Montalbano Clean Energy Scarl presso il Campus Universitario di Montalbano Elicona. In particolare, è stata effettuata una breve ma esaustiva disamina dal punto di vista qualitativo e quantitativo dei possibili sviluppi di alcune fonte energetiche alternative fra sogno e realtà.
Orgoglio chimico e comunanza scientifica hanno guidato l’esposizione del professore emerito Coluccia nel sottolineare la passione scientifica per l’Energia e l’Ambiente e la passione civile per valori e ideali quali l’onestà, la giustizia e la solidarietà del prof. Parmaliana , per il quale tali passioni non erano campi separati ma espressione di profonda consapevolezza e cultura.
Scienza al servizio di una società eticamente e civicamente corretta potrebbe essere questa la sintesi della prima parte della mattinata ma anche filo conduttore del secondo momento dedicato alla inquietante vicenda umana del professor Parmaliana. Il prof Armeli Iapichino nel suo intervento ha catturato l’attenzione di tutti gli astanti con una esposizione vibrante e poderosa ricordando Parmaliana cittadino, Parmaliana politicamente impegnato nella lotta contro la mafia e Parmaliana uomo libero, senza compromessi che per amore di libertà e assoluta fedeltà alle proprie convinzioni e al proprio rigore morale ha preferito sacrificare se stesso.
Il progetto di società che il prof. Parmaliana voleva realizzare si è infranto contro i muri della illegalità e il gesto estremo, atto stoico, dice il professore Armeli Iapichino, appare allora come unico strumento per affermare la superiorità del Bene sul Male.
Ha anche parlato di “arma” nel suo appassionato discorso il prof. Armeli Iapichino ma l’arma a cui ha fatto riferimento è l’arma della conoscenza, dell’informazione e dell’istruzione: “Tutti noi possiamo entrarne in possesso e grazie ad essa avere spirito critico, essere liberi ed operare consapevolmente al fine di mantenere integra la nostra coscienza”.
Numerose le domande rivolte dagli alunni ai relatori che hanno concluso una mattinata densa di emozione e di impegno fortemente voluta dal Majorana e dedicata ad “un uomo per bene”, di profonda umanità e “combattente per la legalità”.
Franca Genovese
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