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LA GRANDE GUERRA DEI CARABINIERI

Uno dei due più grandi conflitti mondiali di cui ancora oggi si pagano le conseguenze è, senza alcun dubbio, la Prima Guerra Mondiale.

Combattutasi tra il 1914 e il 1918, quest’anno si commemora il centenario. Guerra nella quale milioni di uomini persero la vita in nome della propria patria, soprattutto migliaia di giovani che, armati di fucili e coraggio, superavano la barriera di trincea sperando soltanto di tornare a casa sani e salvi. Primi tra questi, giovani appartenenti all’Arma dei Carabinieri che, tutt’oggi, rappresenta un punto di riferimento costante e fonte di ispirazione per molti italiani di qualsiasi età.

Allo scoppio dello scontro migliaia di uomini appartenenti all’Arma dei Carabinieri, mobilitati in unità organiche e reparti speciali, per difendere la propria nazione furono inviati su tutti i fronti. Significativa è stata, dunque, la presenza a quella dura prova e, non più con indosso la tradizionale uniforme di panno turchino che li aveva accompagnati sin dal momento della fondazione, ma con il grigio verde, si dimostrarono pronti e sprezzanti a combattere contro il nemico non sapendo che quel momento sarebbe passato alla storia come il tributo di sangue più elevato che tale forza armata abbia mai versato negli anni. Con oltre 1400 caduti, di cui 33 siciliani, e 5000 feriti questi uomini hanno combattuto sul fronte di guerra e ancora oggi continuano a combattere con onore in rappresentanza dei valori di patria, onestà, coraggio, sacrificio ed eroismo che continuano a perseguire.

In occasione delle cerimonie di commemorazione del centenario della conclusione della Prima Guerra Mondiale, una mostra dal titolo “La Grande Guerra dei Carabinieri” è stata allestita a Roma, Milano, Napoli ed infine in Sicilia, dove ha fatto tappa giovedì, 20 settembre, nei saloni di rappresentanza della Caserma “A. Bonsignore” di Messina, sede del Comando di Vertice dell’Arma dei Carabinieri in Via Concezione nr. 11, inaugurata dal Comandante del Comando Interregionale Carabinieri Culqualber, alla presenza delle massime Autorità civili, militari e religiose della Provincia.

Aperta al pubblico, al suo interno diari di guerra, mappe, carte topografiche, contenitori per l’acqua e barelle per il trasporto dei feriti sono tra i cimeli esposti insieme a foto d’epoca, uniformi storiche e documenti originali. È inoltre visitabile gratuitamente, dal 20 al 29 settembre, dalle 9,30 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 18,00. Sabato e festivi l’apertura sarà invece solo al mattino dalle 9,30 alle 13,00.

Il titolo di tale mostra fa riferimento a una guerra che non è mai finita: quella che ogni giorno questa unità d’arma, al servizio dei cittadini, combatte tutt’oggi contro nemici che si presentano con una forma diversa da quella d’un tempo e per questo con un grado di pericolosità più ampio. Ma, nonostante tutto, con lo stesso orgoglio e la stessa forza di volontà di quegli anni i carabinieri continuano a difendere le vite e la dignità di ogni italiano, rischiando ogni giorno l’incolumità per perseguire sani ideali e puri valori.

Enora Sophie Mazzeo 4CBS

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