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L’Atletica, uno sport dalle molte specialità

L’atletica, o atletica leggera, è lo sport fondamentale su cui si basano tutti gli altri, anche quelli di squadra che si trovano ad applicare alcune delle varie specialità che lo compongono.

Essa comprende infatti molte discipline che, a loro volta, si svolgono con varia tipologia su più distanze, individuali o a squadre, in posti diversi, tra cui: la corsa, con le sue varianti su pista, su strada e campestre; i salti, in lungo o in alto o triplo; i lanci, del peso o del giavellotto. In generale per i ragazzi è uno sport bellissimo e completo, che ti aiuta non solo per mantenere la mobilità articolare ma soprattutto a socializzare e imparare molte cose nuove. Di solito ci si divide in categorie in base all’anno di nascita, per esempio esordienti, ragazzi e così via con i cadetti, gli juniores, ecc. Agli allenamenti per cominciare a riscaldarsi si fanno solitamente tre o più giri di campo, secondo me la cosa più brutta; poi si continua con le andature, come il passo e stacco che consiste nel saltare per poi tornare a terra con tutti e due i piedi, la corsa a gambe tese avanti, calciata dietro e sotto ecc.. Le andature però servono a riscaldare sia le braccia sia le gambe e a muovere i muscoli per allenarsi e riprendere tutta la fatica fatta con i giri di campo.

Quando si è arrivati alla categoria “ragazzi”, cioè dai 12 ai 13 anni, si cominciano le specialità, che consiste appunto nello “specializzarsi”, come dice già la parola, in discipline più ristrette come la marcia, la corsa ad ostacoli, il lancio del giavellotto, che quando si è piccoli si sostituisce con il vortex, il salto in lungo e molte altre. Gli atleti, infatti, si devono specializzare per essere competitivi per fare le gare e, in base a quello in cui sei più bravo/a, il tuo allenatore ti sceglie per le varie gare: c’è chi è adatto agli scatti in velocità, o chi ha più resistenza sulla lunga durata, chi è agile per il salto, e così via.
E’ da poco che ho fatto la mia prima gara ed ero emozionatissima. Avevo la specialità del “vortex” e, nel tirare, avevo le gambe che mi tremavano tantissimo. Per fortuna però non mi sono fatta prendere dal panico e, nel primo tiro, ho lanciato il vortex abbastanza bene, a giudicare dal suo fischio abbastanza prolungato e deciso. Insomma, come mia primissima gara non mi lamento perchè, nonostante l’incertezza e l’inesperienza, ho ottenuto un risultato soddisfacente e sono sicura che con gli allenamenti andrà sempre meglio.

 

Carlotta Scolaro

Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

 

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