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“Violenza: perché?”

Molto interessante il pomeriggio trascorso venerdì 25 maggio 2018 all'”Auditorium San Vito” di Barcellona Pozzo di Gotto con l’associazione e movimento d’opinione femminile “F.I.D.A.P.A. BPW Italy” che, nel corso di un convegno dal titolo “VIOLENZA: perché?”, ha premiato i ragazzi che hanno concorso alle borse di studio previste. Dopo una profonda introduzione della presidente F.I.D.A.P.A. della sezione di Barcellona Pozzo di Gotto, Ilaria Cammaroto, la parola è passata agli altri relatori, che hanno espresso il loro concetto di violenza e indicato delle possibili soluzioni su come combatterla. Il discorso riguardava soprattutto il mondo dei giovani, che rappresentano per la società in cui viviamo l’unica speranza per rimarginare gli errori compiuti dai loro predecessori e perciò per ricostruire un mondo capace di amare e di rispettare il prossimo. Il vice-questore Antonio Rugolo, presente all’incontro per il suo ruolo di difesa delle vittime e prevenzione dei fenomeni di sopraffazione, si è dilungato in particolare sulla attualissima problematica della “violenza di genere” affermando, in modo convinto, che la donna soggetta a violenza deve avere il coraggio di denunciare il maltrattamento subito perché sono ancora tante le donne “cadute dalle scale” che rimangono in silenzio. Lo stop alla violenza può venire quindi solo dalle donne. Il dottore Rugolo, inoltre, ha espresso il pensiero secondo il quale il genere umano nasce violento e che niente è capace di smuovere questa sua caratteristica; solo la cultura può incidere, ma non sempre in modo determinante. Molto apprezzato è stato poi un curioso gioco di parole che la professoressa Pina Freni, una delle relatrici, ha espresso, cioè che “Non bisogna più sentir parlare di violenza di genere ma di violenza IN genere”. Dopo questo momento di grande intensità morale, la manifestazione è successivamente proseguita con l’intervento della dottoressa psicopedagogista suor Marilena Mercurio, che ha movimentato l’incontro facendo ascoltare ai presenti il brano di Caparezza “Ti fa stare bene”. Facendo riferimento alla canzone, la dottoressa ha poi spiegato l’importanza dello star bene interiormente dicendo che “Bisogna essere fragili per essere più umani” Essere sé stessi in un’era digitale è molto difficile, ma ciò non vuol dire che sia impossibile. Conclusa la serie di interventi, si è passati al momento più atteso: la consegna degli attestati e delle borse di studio per gli studenti delle classi terze di scuola secondaria di 1° grado che hanno partecipato al concorso dal titolo, appunto, “VIOLENZA: perchè?”. I primi classificati sono stati i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “D’Alcontres- scuola secondaria di Merì” con il loro video “Il foglio bianco”. Il secondo posto è stato conquistato dagli alunni dell’ Istituto Comprensivo “Capuana – scuola secondaria G. Verga” con la tela dal titolo :”Perché proprio a me?”. Il terzo posto è stato infine ottenuto dai ragazzi della scuola secondaria “Foscolo” con lo scatto fotografico “Violenza o legalità? A te la scelta”. Ha chiuso la serata la serie di foto ricordo per i relatori e i giovani partecipanti che, felici e orgogliosi, hanno così concluso l’istruttivo e proficuo percorso di riflessione su una problematica purtroppo fin troppo presente nella società odierna: la violenza in tutte le sue forme.

Joao Pedro Flaccomio

Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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