100 pittori e il sorriso di Roberta per l’UNICEF
[aesop_quote type=”block” background=”#282828″ text=”#ffffff” width=”500″ height=”auto” align=”center” size=”2″ quote=”Nessun uomo è inutile, se allevia il peso qualcun altro” cite=”Mahatma Gandhi” parallax=”off” direction=”left” revealfx=”off”]
La serata del 25 maggio rimarrà nel cuore dei numerosi partecipanti all’incontro tenutosi nella Sala a vetri Paladiana del comune di Milazzo per la motivazione e il tema, la Lotta alla malnutrizione infantile, promossi dall’Associazione Roberta Smedili nel decimo anniversario della scomparsa della giovane milazzese.
Come ogni anno ormai, dal 2009, l’Associazione Roberta Smedili raccoglie attorno a sé parenti, amici e tutta intera la cittadinanza nei giorni precedenti il compleanno di Roberta, il 30 maggio, per ricordarla e tenerla viva nel cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuto e amata, conferendo alla dolce commemorazione un ulteriore e prezioso valore aggiunto: la solidarietà e l’amore per il prossimo, valori fortemente sentiti da Roberta volata via a soli 23 anni per un aneurisma all’aorta.
Il sorriso di Roberta per l’Unicef è la designazione esatta dell’Associazione milazzese che, sin dalla sua fondazione, collabora con l’organizzazione internazionale Unicef attraverso i canali nazionali, orchidee, pigotte ed altre campagne, e che trova il suo punto di forza nella manifestazione che ogni anno si svolge nella città di Milazzo con cui raccoglie fondi per aiutare i bambini più poveri del pianeta.
Per l’anno 2018 l’Associazione Roberta Smedili ha scelto di adottare il progetto di solidarietà Unicef “Bambini in pericolo” in totale sinergia con il Comitato provinciale Unicef di Messina, rappresentato alla serata della presentazione della manifestazione dal presidente provinciale, signora Angela Faranda.
La mostra collettiva tenutasi nella sala a vetri del Paladiana ha visto coinvolti numerosi pittori che, dando segno di una grande solidarietà e generosità, hanno donato i loro dipinti, messi in vendita con offerta minima, per permettere ai collezionisti, agli amanti dell’arte e ai singoli cittadini, di aggiudicarsi una delle opere in catalogo.
Il ricavato della mostra finanzierà il Progetto “Bambini in pericolo” e in particolare i bambini del Camerun.
Durante l’incontro sono stati forniti dalla dottoressa Sferlazzas alcuni dati circa la situazione attuale dei bambini in Camerun. Qui 106.000 bambini muoiono prima di compiere 5 anni: 144 bambini ogni 1.000 nati vivi, un tasso di mortalità infantile intollerabilmente alto.
Il Paese è alle prese con una crisi nutrizionale che ha come cause principali la scarsità di alimenti e abitudini nutrizionali inadeguate, la carenza di servizi sanitari essenziali, acqua potabile e servizi igienici, e un elevato tasso di nascite sottopeso, frutto a sua volta della malnutrizione materna.
Il progetto prevede la gestione su base comunitaria dei casi di malnutrizione, con il ricovero nei casi più gravi e le cure a domicilio quando non vi sono rischi o complicanze, grazie agli alimenti terapeutici pronti per l’uso (RUTF) donati dall’UNICEF.
Scriveva Aristotele ne l’Etica del cittadino: ‘’…gli uomini generosi sono amati quasi più di tutti quelli che sono amati per la virtù, perché sono benefici, e l’essere benefici consiste nel donare’’. E donare, significa aiutare col cuore chi soffre.
Non ha senso pertanto parlare di un dovere astratto verso chi soffre ma di un obbligo che nasce da un modo di sentire e i giorni dedicati a Roberta sono nati da un forte sentire che si è nel tempo trasformato, è cresciuto, è diventato bisogno di aiutare, urgenza di esserci, esigenza di placare un incendio interiore dando corpo al più grande valore morale, la solidarietà, il sentire connaturato nell’uomo, la componente più importante dell’istinto sociale.
E tutto questo nel nome di Roberta.
Franca Genovese