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Il Teatro “Politeama” di Palermo, un gioiello da scoprire

La costruzione del Teatro “Politeama” di Palermo, il secondo teatro della città, venne deliberata nel 1865. A differenza del prestigioso Teatro “Massimo”, costruito in centro, esso fu interamente progettato per il popolo, specialmente per la borghesia, e fu ideato quindi per dei generi di spettacolo per l’appunto più “popolari”, come opere, operette, tragedie e persino il circo Togni con animali e acrobati o incontri di pugilato. La sua vera e propria inaugurazione si svolse nel 1891, in onore a Giuseppe Garibaldi, del quale nel teatro è possibile ammirare un busto in una loggia al di sopra del palcoscenico, la stessa da cui si lanciavano i trapezisti. Inizialmente la struttura fu costruita senza il tetto perché creata per essere un’arena.

Veniva aperto in estate e utilizzato come anfiteatro diurno. In seguito a perdite d’umidità, esso si è danneggiato ed è rimasto abbandonato per molto tempo senza esser stato tuttavia mai ristrutturato. La prima cavea e la galleria erano molto frequentati dal popolo perché i “posti” costavano meno: il pubblico aveva, sicuramente, una buona vista dall’alto, ma bisognava rimanere in piedi perché costava di meno poter guardare lo spettacolo così. Le decorazioni presenti sono di origine “pompeiana” e raffigurano feste e celebrazioni delle vittorie della popolazione greca. Esse sono visibili in particolare al piano superiore, in due stanze decorate in due colori, il giallo e il rosso, che prendono appunto il nome di “Stanza Gialla” e di “Stanza Rossa”.

Nella “Stanza Gialla” si tenevano le prove e le piccole feste prima di osservare lo spettacolo; in essa si possono ammirare il bellissimo pavimento costituito da un mosaico ed i lampadari a gas fatti di bronzo. Nella “Stanza Rossa”, invece, si tenevano altri tipi di banchetti. La Terrazza della Quadriga è caratterizzata da due cavalli che sono cavalcati da Apollo, Dio della musica, e da Euterpe, la Musa della lirica. Il cavallo laterale è dell’artista Civiletti, invece quello centrale è di Rutelli. Dalla data del 1910 all’anno 2002 la struttura in generale venne tenuta molto bene perché ospitava la magnifica Galleria d’arte moderna di Palermo, in seguito trasferita a “Palazzo Bonet”. Nell’anno 2000, in occasione del G8, furono realizzati i restauri delle decorazioni pompeiane, mentre nell’anno 2002 il “Politeama” diventa una vera e propria sala concerti.

Esso può contenere oggi sino a 950 posti a sedere, quando precedentemente vi erano ben 1300 posti che sono diminuiti per motivi di sicurezza, poichè è assente una via di fuga in caso di emergenza. Insomma, pur meno prestigioso del contemporaneo Teatro Massimo, terzo in Europa per importanza, questo teatro ha un fascino particolare e merita sicuramente una visita da parte di chi vuole ammirare le numerose bellezze di Palermo e italiane in generale.

 

Francesco Munafò

Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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