Due teatri per una città
A Palermo ci sono due importanti teatri: il Teatro Massimo e il Teatro Politeama. Il “Massimo” nasceva per la nobiltà e l’aristocrazia, mentre il “Politeama” nasceva per lo svago e il divertimento del popolo e anche della classe media.
Il primo architetto del teatro Massimo fu Giovan Battista Basile, mentre il teatro Politeama venne progettato dall’architetto Giuseppe Damiani Almejda.
Quest’ultimo è un armonioso e imponente edificio di stile pompeiano che si trova in piazza Ruggero Settimo. La parola “Politeama” è una parola greca che deriva da “poli” (molti), e “tema” (spettacoli), quindi il Politeama era un teatro dove si dovevano mettere in scena varie tipologie di
rappresentazioni come operette, tragedie, commedie e addirittura anche il circo con gli animali; sono stati anche disputati i match di pugilato. Nel 1891 viene inaugurato per la prima volta mentre dal 2002 è usato esclusivamente come sala concerti in cui si esibisce l’Orchestra Sinfonica Siciliana. Questo teatro può accogliere 950 spettatori tra la platea, i due ordini di palchi e la galleria. È dedicato a Garibaldi e il suo mezzo busto si trova al centro del colonnato sopra il palco scenico. Questo colonnato, in particolare, è stato costruito per essere il trampolino degli acrobati durante gli spettacoli di circo.
Oggi il teatro è autentico e originale e non ha mai subito nessun lavoro di restauro. Per potersi sedere le persone dovevano pagare 1 lira mentre quelli che stavano in piedi pagavano mezza lira, naturalmente se si sedevano nel punto più alto previsto per la classe più popolare. Tra le decorazioni del maestoso edificio vi sono delle rappresentazioni delle Feste Euleterie, erano delle feste che si tenevano nell’antica Grecia per celebrare la vittoria sui Persiani e in cui veniva riprodotta la processione sacrificale; ci sono infatti carri trainanti da buoi, cavalli e tanti altri animali che poi verranno sacrificati in onore di Zeus. Nel teatro si trovano anche due sale particolari: un’aula gialla, che serviva per le prove concertistiche ed era nata per essere un ridotto del teatro, e un’aula rossa molto simile. La prima veniva usata anche per i grandi balli e in essa le decorazioni sono di tipo pompeiano e i pavimenti originali.
Al centro dell’edificio, sulla terrazza, si trova un carro guidato da due figure: Apollo, il Dio del Sole e della Musica, e accanto a lui Euterpe, la musa della musica che tiene nelle sue mani una lira. Il cavallo laterale rappresenta i giochi olimpici in onore alle gare sportive che si tenevano all’interno del teatro. I due cavalli sono stati costruiti da due scultori: Rutelli fu lo scultore che realizzò il cavallo al centro, mentre Civiletti realizzò quello laterale. Anche all’esterno del teatro Massimo ci sono due sculture nei laterali, ma esse sono dei leoni, che sono stati realizzati sempre dagli stessi scultori dei due cavalli del teatro Politeama. Pur risalenti allo stesso periodo storico, cioè fine ‘800, anche la localizzazione dei due edifici è significativa. Il “Massimo”, infatti, venne costruito nel centro storico di Palermo, abbastanza vicino alla cattedrale e direttamente sulla Via Maqeda, mentre il teatro Politeama nacque in un punto strategico per la città di quegli anni, alla fine di Via Ruggero Settimo, da dove si apriva verso ovest via Libertà con tutte le nuove costruzioni Liberty che agli inizi del Novecento diedero un nuovo volto ad una città così antica e ricca di storia.
Carlo Spinella
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.