“Fratture” di Valentina di Salvo
“Un ‘manuale di vita’ che tutti dovremmo leggere”
“Fratture” di Valentina di Salvo è stato pubblicato da Lombardo edizioni nel 2017.
Il romanzo è ambientato nella Sicilia odierna, terra natale della scrittrice ed è l’indagine psicologica di un passato che, dopo undici anni, riaffiora inesorabilmente in un giorno di sole e che riporta alla memoria il rumore di un cuore in frantumi.
Affinché il gioco romanzesco possa prender forma, l’autrice sceglie come pedine della scacchiera narrativa un uomo e una donna, Alessandro e Monica, legati da un passato dal quale entrambi hanno cercato vanamente di fuggire.
Monica lavora per una ditta di pulizie e da undici anni conduce una vita monotona. Si aggrappa all’idea che in un certo senso possa rimanere invisibile agli occhi altrui, perciò indossa una maschera per nascondersi dal presente vissuto in passività e fuggire da un passato in rovine che porta il nome di Alessandro. Lui rendeva legittima la vita della protagonista, la quale da anni è rimasta legata a quel piccolo “se” che avrebbe potuto cambiare le cose.
“Fratture” non è il classico e banale romanzo d’amore ma, pagina dopo pagina, tratta tutte le sfumature di un amore malato che si trasforma, purtroppo, in violenza.
L’ossessione di Monica nei confronti di Alessandro è il fulcro attorno al quale ruotano vari temi come la gelosia che sfocia in violenza, il rispetto, l’amicizia, le fragilità di una donna e la sua voglia di rinascere, perché non c’è nulla di più bello e affascinante di una donna in rinascita, di una donna che finalmente comincia ad amarsi e a non dipendere più dalla presenza di un uomo al suo fianco.
Un testo di spessore e di grande sensibilità emotiva il romanzo di Valentina Di Salvo che tratta argomenti tipici di chi studia le scienze umane e che oltre ad essere un romanzo coinvolgente, scorrevole, fluido, introspettivo, che indaga nell’inconscio femminile, può essere letto come un manuale per le donne che si trovano nelle condizioni di Monica, che a volte faticano a distinguere l’amore sano da quello malato”.
Sara Gitto II C BS
