giovedì, Novembre 21, 2024
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Sballo pericoloso

Ai giorni d’oggi i ragazzi, precisamente gli adolescenti, tendono ad andare in dei luoghi, ovvero le discoteche, non molto opportuni nè per loro età nè per il loro modo di pensare, per la maggior parte delle volte ancora un po’ ingenuo. Tutti gli incidenti e le disgrazie di cui sentiamo sui giornali, alla televisione, alla radio sono infatti spesso causati da azioni piuttosto maldestre e inappropriate per dei giovanissimi, dovute anche all’assunzione di alcol oppure di sostanze come le droghe sintetiche in pillole ormai non troppo costose, magari offerte da sconosciuti.

Oggi i ragazzi tendono ad essere attratti da queste “trappole”, anche quelli ancora un po’ “bambini”, ovvero quelli di 14 anni o meno che, con il desiderio di sentirsi più “grandi” di quanto non siano, vorrebbero crescere più velocemente possibile, per riuscire a gestirsi da soli ed essere autonomi. Anche se le discoteche non sono dei luoghi loro appropriati, alcuni ragazzi, pur consapevoli di che cosa vanno incontro, dei pericoli legati ad un ambiente di “sballo”, le frequentano solamente per stare al passo con gli amici della loro stessa “gang”, dello stesso gruppo, presi come un modello ideale da seguire. In alcuni di questi posti l’ingresso è permesso solo a chi ha un’età superiore ai 18 anni, e la vendita di alcol dovrebbe essere vietata, mentre esistono altre discoteche, le cosiddette ” discoteche pomeridiane”, che consentono la frequenza anche ai minorenni e ai ragazzini non in compagnia di adulti. Questa abitudine ad andare in posti non ancora adatti a loro, purtroppo, sta diventando molto comune perchè gli adolescenti si imitano a vicenda e, grazie alla tecnologia avanzata e al possesso dei cellulari, sono abituati ad un tipo di vita libera, senza nessun confine o limite imposto dai genitori, che li accontentano in tutto. Secondo me, però, per ridurre notevolmente i rischi che la frequenza di ambienti non ancora adatti alla giovane età e a soggetti immaturi, oltre a porre dei divieti, bisogna educare i ragazzi ad una convinzione importante, ovvero che a tutto c’è un limite e che bisogna sapersi moderare e capire anche da soli quando sul nostro cammino si presenta un pericolo, sapendolo prevenire anche con delle rinunce o sapendo dire “no” a cose che possono essere molto dannose.

Elena Ferrara

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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