domenica, Dicembre 22, 2024
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Adolescenza: tempo di trasformazioni e di contrasti fra generazioni

L’adolescenza può essere definita come l’età di passaggio che conduce l’individuo dall’infanzia alla maturità. Questa transizione genera contraddizioni, insicurezze, scontri generazionali, desiderio di ribellione, difficoltà a capire gli altri e spesso anche se stessi.

In alcune civiltà dell’antichità, un giovane veniva considerato adulto dopo aver affrontato diverse prove di forza e d’intelligenza, lontano dalla propria comunità. Nel nostro tempo e nella nostra società, questo non succede, ma il significato che a questo passaggio si attribuisce è il medesimo, ovvero quello di essere messi alla prova nell’affrontare il mondo dei “grandi”. Si assiste ad un cambiamento sia fisico che psicologico che induce il giovane ad assumere una nuova prospettiva, più matura, dalla quale guardare il mondo; e non sempre si ha successo. Tale evoluzione, infatti, è spesso accompagnata da fallimenti e da contrasti, soprattutto con gli adulti. In particolare, è il rapporto con i genitori a trasformarsi profondamente. Le regole che essi stabilivano e imponevano durante l’infanzia, e che a quell’età erano facilmente rispettate, durante l’adolescenza diventano eccessive e spesso inaccettabili. L’adolescente, in piena fase di sperimentazione della vita, infatti, sente il bisogno urgente di fare nuove esperienze, di correre dei rischi, di sentirsi autonomo e per fare questo, i limiti che i “grandi” mettono, sono intesi come ostacoli e i grandi stessi, sono intesi come nemici. A quest’età non si fa caso che anch’ essi hanno vissuto quest’ evoluzione e che, proprio avendone fatto esperienza, potrebbero offrire un supporto valido e prezioso; e così i loro consigli rimangono inascoltati o, peggio, fraintesi, generando conflitti profondi e dolorosi.

Questo tema ha trovato spazio in alcuni generi letterari, ad esempio nella narrativa di formazione. Si tratta di un genere che fu molto apprezzato soprattutto dal pubblico giovanile agli inizi del Novecento, nel quale rientrano testi che trattano storie che hanno come protagonisti ragazzi nel pieno della loro fase adolescenziale. Il testo rappresentativo per eccellenza è “Pinocchio”, di Carlo Collodi, che mescolando realtà e fantasia, descrive il percorso compiuto dal protagonista verso la maturità. Restando in ambito letterario, un altro testo in cui si affronta un percorso di formazione è “Io non ho paura”, di Niccolò Ammaniti. Protagonista è Michele che offre il suo aiuto ad un ragazzo tenuto in ostaggio da un’associazione criminosa di cui fa parte anche il padre. Lo scontro con la sua famiglia non lo fermerà nel fare quello che reputa giusto, ovvero aiutare il suo nuovo amico Filippo.

Personalmente penso che, sebbene si tratti di una fase della crescita complicata da vari fattori, l’adolescenza è il periodo più bello della vita, e nonostante a quest’età ci sia una naturale predisposizione a commettere errori, non ci si deve preoccupare o farsene una malattia, perché commetterne è normale ad ogni età, purché si riconoscano e si correggano. Gli sbagli che facciamo possono tornarci utili; in fondo ci aiutano a diventare persone mature e affrontare ostacoli sempre più complessi.

 

Gioele Parisi I A

Liceo scientifico- opzione scienze applicate- “Empedocle” (ME)

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