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LA DANZA NEL MEDIOEVO

Nell’Alto Medioevo la danza dei nobili era ancora molto simile a quella dei contadini, quale espressione particolare delle feste rituali di un popolo. Nei documenti trecenteschi sono riportati alcuni tipi di danza tipici quali saltarello, virelai, carola, farandolaestampida. Le danze medievali erano semplici, basate su passi ritmici e figure ripetute, eseguite in girotondo o in fila: sono le carole (in cerchio) e le farandole (in fila) dove tutte le persone si prendono per mano.

La Farandola è una danza con un unico passo base (per lo più saltellato), in cui il capo fila sceglie i cambi di direzione determinando le serpentine e gli intrecci più fantasiosi: annoda e scioglie, fa e disfa proprio come le Norne (Divinità germaniche del destino dei singoli uomini) con il filo del destino. La farandola è probabilmente la danza più antica legata ai primigeni riti agrari

La Carola è una danza citata già nella Divina Commedia di Dante è anche nel Decamerone di Giovanni Boccaccio (XIV sec) dove “l’allegra brigata” di giovani scampati alla peste, si allieta suonando, ballando e cantando. Complice il Boccaccio la danza viene associata immancabilmente ai “Giardini d’amore” e così infatti è ampiamente illustrata nell’iconografia del tempo. Le danze in cerchio medievali alternano liberamente le forme del circolo e della catena: l’uno si può aprire e trasformare nell’altra, che si intreccia e prima o poi si richiude.

Il Virelai è una danza in voga tra il 1200 e la fine del 1300, diffusa in terra francese, italiana e spagnola, nella forma di canto monodico sia d’ambito sacro che profano. Il virelai è la poesia dei Trovieri del Nord Francese come l’estampida è la poesia dei Trobadori dell’Occitania, ma è anche la poesia della laudi italiane e dei canti di pellegrinaggio. Si ipotizza che essendo una danza abbinata a testi sull’amor cortese si sia configurata come una danza di corteggiamento ballata dalla coppia; ma come canto sacro e come forma di ballo per il tripudio dei fedeli è più probabile una configurazione in cerchio

L’Estampida è una danza tipica del Medio Evo, forse lenta e strisciata, in cui si “batte il piede” sugli accenti ritmici (o così verrebbe da supporre dal nome). Rispetto alla carola la estampida si caratterizza tuttavia per essere più propriamente una musica strumentale.

Il Saltarello è una danza di carattere vivace di origine remota si è conservato come intavolatura musicale in alcune trascrizioni del 1300. Nel secolo successivo, Antonio Cornazano lo indica come “ballo da villa” molto frequente fra gli italiani, passa di moda come ballo di corte alla fine del 1500 risorgendo poi come danza popolare nel 1700. E’ eseguito a coppie accompagnato dal ritmo deciso del tamburello e dalla viella, antico strumento musicale ad arco, a fondo piatto, usato soprattutto da trovadori e menestrelli (ma anche dalla cornamusa).

RIFERIMENTO BIBLIOGRAFICO: http://ontanomagico.altervista.org/danza-medioevo.htm

Rubbà  Maria  Pia  Classe 2D

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