La perfezione esiste veramente?
Riflettendo in classe…
L’uomo è caratterizzato da ciò che possiamo considerare un difetto distintivo della sua razza, ossia la continua ricerca dell’errore altrui, il guardare sempre ciò che altri sbagliano e l’assoluta mancanza di considerazione degli errori di se stesso; questo, però, non viene mai ammesso da nessuno.
L’uomo, inoltre, si è sempre impegnato a rispondere agli interrogativi che riguardando la vita, sfociando nella filosofia, nel tentativo di ottenere risposte a lui celate.
In tutto questo l’uomo è in continua ricerca della perfezione.
C’è gente che sostiene che la perfezione non esista, chi invece sostiene che sia irraggiungibile per noi esseri umani ma, in realtà, cos’è la perfezione?
Purtroppo non ci è dato sapere esattamente cosa sia e se si possa raggiungere, poiché nessuno ci ha dato una definizione esatta di questa condizione, di conseguenza possiamo solamente formulare ipotesi.
La perfezione, in generale, è il livello massimo che può essere raggiunto, una condizione nella quale non sono presenti altri obbiettivi da raggiungere, il pieno senso di completezza, tant’è vero che la perfezione è una caratteristica generalmente attribuita alle divinità, aventi qualità come l’onnipotenza o l’onnipresenza.
Tuttavia, nonostante la perfezione sembri come qualcosa di pressoché irraggiungibile, nel corso della storia, l’uomo, da incorreggibile specie che non si accontenta mai, ha da sempre cercato di raggiungere questo canone di completezza in tutti i campi come medicina, fisica o chimica, al fine di migliorare se stesso.
I Greci sono un esempio di una popolazione che si è avvicinata maggiormente alla nostra idea di perfezione.
Quindi, non avendo raggiunto un’ esauriente spiegazione sul significato oggettivo della perfezione, non possiamo fare altro che attribuirgli un significato soggettivo, individuale e cercare la perfezione, con il costante ed eterno obbiettivo di migliorare noi stessi.
Gianluca Gabra
II B MM