Gli alunni della “Foscolo incontrano la Guardia di Finanza
Giorno 27 marzo tutte le classi seconde della scuola secondaria di primo grado “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto hanno partecipato ad un incontro con la Guardia di Finanza della loro città nella sala conferenze del Museo Didattico “Foscolo”.
A parlare, durante questo incontro, è stato il capitano Luigi Atalarico accompagnato dal vicebrigadiere Vincenzo Bellantoni. La Guardia di Finanza si occupa in generale della nostra sicurezza e del rispetto della legalità, in particolare della “legalità economica”, cioè tutto ciò che riguarda le evasioni fiscali, impegnandosi a trovare tutte quelle persone che non pagano le tasse e che dunque, in questo modo, costringono chi invece le paga a dare più soldi del dovuto allo Stato per il funzionamento dei servizi.
Attraverso un primo video i due ufficiali hanno fatto innanzi tutto vedere ai ragazzi gli strumenti e i mezzi che utilizzano per svolgere il loro lavoro, strumenti e mezzi che variano a secondo del problema che devono risolvere: elicotteri, cani addestrati, motoslitte, sofisticate apparecchiature che fanno la “radiografia” a valigie, navi, auto, e tanto altro. Successivamente, sollecitato anche da molte domande poste dagli alunni e da un divertente video con un famoso monologo di Enrico Brignano sull’argomento, il capitano ha parlato del valore e della funzione di un scontrino fiscale e il motivo per cui spesso la Guardia di Finanza li controlla alla gente, ovvero per verificare le entrate e le uscite di un’attività.
Poi ha spiegato che fine fanno le tasse che arrivano allo Stato e che servono per le scuole, le infrastrutture e altri luoghi pubblici, per pagare i docenti, loro stessi ecc. Dopo un altro filmato tratto da un film di Checco Zalone, il discorso è poi continuato passando a parlare di droga, chiarendo ai ragazzi che questa fa male a tutto lo Stato, e dunque anche a chi non la utilizza, perché chi la spaccia non sono persone sbadate, ma bensì delle truppe di criminali ben organizzati che lo fanno solo per guadagnare. Dunque non bisogna comprare neanche un grammo di droga perché dare soldi allo spacciatore significa pagare la criminalità. Quando la Guardia di Finanza agisce su sequestri di stupefacenti, prima analizza il prodotto, solo un campione, per verificare se lo è effettivamente, e poi chiede autorizzazione ai magistrati e attraverso delle intercettazioni telefoniche parte la denuncia per i grossi trafficanti o produttori. Per individuare se all’interno di un camion si trova della droga o del denaro, oltre ai cani molecolari, essi utilizzano anche degli strumenti ben precisi che fungono da scanner, per notare se c’è qualcosa di strano che li potrebbe far insospettire. Riguardo all’evasione fiscale gli strumenti di cui la Guardia di Finanza principalmente si serve sono i computer e i cani, che riescono a fiutare bene anche le mazzette di denaro. Si è parlato inoltre del problema della contraffazione, e il capitano ha spiegato che per individuare prodotti contraffatti bisogna guardare innanzi tutto il prezzo, il logo, se ha più etichette, ma anche il tessuto. A volte è talmente difficile individuare merci contraffatte che, in casi come questi, si contatta l’industria dove tale prodotto originale è stato fatto e questa aiuta a individuarne la provenienza. Per alcune attività professionali non vengono fatti scontrini ma fatture, nelle quali viene specificato il lavoro che si sta svolgendo. Oltre a ciò la Guardia di Finanza controlla anche i lavori in “nero”, che non hanno un regolare contratto, e quelli in “grigio” per i quali i dipendenti lavorano più del dovuto prendendo di meno; contrasta inoltre l’usura, in cui i tassi di interesse sono più del normale, e per scoprire ciò si riferiscono alla Banca D’Italia; controlla la “pirateria”, che riguarda la diffusione di film, video e canzoni illegalmente.
Cosa molto interessante, rispondendo ad una delle tantissime domande poste dagli alunni, il capitano ha poi spiegato la differenza tra evasione fiscale e elusione fiscale. L’evasione fiscale indica infatti tutti quei metodi utilizzati per ridurre o eliminare il prelievo fiscale da parte dello Stato sul cittadino contribuente attraverso la violazione di specifiche norme fiscali, mentre l’elusione fiscale è un fenomeno economico che genera nei contribuenti la sensazione di un alleggerimento del carico di tasse e di una diminuzione delle provvidenze sociali. Pur avendo trattato tanti argomenti non sempre vicini ai ragazzi, è stato un incontro veramente molto interessante che ha fatto capire loro l’importanza del lavoro che la Guardia di Finanza svolge a tutela di noi cittadini e la necessità sia di rispettare le leggi in questo campo che l’art.53 della nostra Costituzione che prevede che ognuno contribuisca al bene comune secondo le sue possibilità.
Elena Biondo
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.