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La Madonna delle Lacrime di Siracusa

Giorno 2 marzo 2018 gli alunni scuola secondaria di primo grado “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto hanno visitato Siracusa e lì hanno avuto modo di ammirare molti luoghi tra cui, oltre all’Orecchio di Dionisio, l’isola di Ortigia, il teatro greco e molto altro, anche il Santuario della Madonna delle Lacrime. In particolare in questa chiesa maestosa e in stile moderno sono custodite, approvate dalla comunità scientifica, le vere lacrime della Madonna.

Ma come sono finite lì le lacrime della Madonna? E’ una storia molto interessante e un po’ misteriosa… Tutto è iniziato nell’agosto del 1953, quando un quadretto di gesso raffigurante il “Cuore Immacolato di Maria”, posto al capezzale di un letto matrimoniale in casa di una giovane coppia di sposi, Angelo Gannuso e Antonina Giusto, ha versato lacrime umane. Questo è stato definito un evento storico, tecnologico e scientifico. Storico perchè molte furono le persone che videro, toccarono, raccolsero e assaggiarono le lacrime. Tecnologico perchè a quel tempo i telefonini non esistevano, quindi non si poteva riprendere niente, ma il trenta agosto un cineamatore di Siracusa, un certo Nicola Guarino, riprese il formarsi e lo sciogliersi delle lacrime. Scientifico perchè le lacrime sono state sottoposte ad analisi microscopiche e sono state rintracciate tracce di proteine, quindi sostanze viventi presenti nelle nostre lacrime. Una volta terminate le analisi scientifiche il quadretto smise di piangere. Le lacrime sono ora custodite in un cofanetto nella cripta del Santuario fatto costruire appositamente e consacrato, alla sua conclusione nel 1994, da Papa Giovanni Paolo II. Per questa particolare reliquia, quindi, la chiesa della Madonna delle lacrime è l’unica in tutto il mondo per avere al suo interno qualcosa di fisico di Maria, qualcosa attestato dalla Chiesa e approvato dalla comunità scientifica. Per questo motivo e per la tradizione miracolosa attribuita al quadro della Madonna, Siracusa attira ogni anno migliaia di fedeli pellegrini che vanno ad aggiungersi ai moltissimi turisti attratti dalle bellezze artistiche e paesaggistiche di questa città.

 

Annalisa De Francesco

Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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