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“Woody”, una storia che fa riflettere

“Woody ama padrona, Woody non capisce cattiveria, Woody difende padrona ad ogni costo…” “Woody” è un libro che mi ha colpito molto poichè presenta, raccontandola con gli occhi del protagonista canino, una storia con diversi collegamenti: il femminicidio, l’amore reciproco tra padrone e animale e il maltrattamento di persone e animali… Woody è un cane di razza Basenji di tre anni, di colore arancione, e vive con la sua padrona Laura, circondato da affetto e attenzioni da parte sua. Ma un giorno questi privilegi dovranno essere condivisi con Filippo, un ragazzo incontrato in un bar che sarà, appunto, il fidanzato di Laura. Filippo insulta spesso Laura, a volte la picchia, ma chiede scusa e lei ingenuamente lo perdona. Tuttavia un giorno Filippo esagera e lei lo butta fuori casa. Nella mente di Woody questa cosa è un po’sospetta e comincia ad avere i primi presentimenti. Filippo torna, ma stavolta succede una cosa che non doveva succedere: Filippo molesta la padrona! Nella mente di Woody c’è come una voce che prima lo spinge ad abbaiare e poi, quando si avvicina la prima volta, gli fa ricevere un calcio nella pancia e venire chiuso in una stanza. Grazie al suo istinto il cane riesce ad aprire la porta e, dopo una rissa, salta sopra a Filippo e lo morde in volto. Woody sente la carne dell’uomo dentro le sue fauci e poi l’ambulanza che lo porta via insieme ai suoi dubbi. Dopo un po’ due uomini portano via anche lui. È tutto così veloce e Woody non capisce… Cosa ha fatto? Si pente di tutte le cose sbagliate fatte e giura di non farle mai più. Chiuso in un canile, in una gabbia con tre cani, un giorno riesce a scappare, ma un vicolo cieco lo blocca, così riceve tante di quelle botte che, quando sta per riceverne un’altra, pensa che sia arrivata la sua ora. Invece una voce da dietro ferma l’uomo che lo stava picchiando, prende Woody e va via. Era l’avvocato di Laura. L’uomo riporta a casa il cane, che può finalmente cominciare a condurre la sua vita normale senza problemi e senza Filippo… Questo libro ha suscitato in me delle sensazioni di pena e mentre lo leggevo pensavo sempre alla mia cagnolina, cosicché quando tornavo a casa me la tenevo stretta per paura che me la portassero via. La storia di Woody, scritta da Federico Baccomo con uno stile molto particolare, è stata letta quest’anno in tutte le classi prime della scuola secondaria di 1° grado “Foscolo” nelle ore di approfondimento di italiano e vedrà a fine aprile anche la possibilità di fare conoscenza con l’autore in un incontro sicuramente interessante. Si è trattato di una lettura leggera ma allo tempo che fa riflettere, quindi la consiglio a tutti perchè è adatta per tutte le età.

 

Gaja Di Pasquale

Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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