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“L’importanza di avere spazi verdi nella nostra città”

villa Dante

L’importanza di avere spazi verdi e alberi in città non è solo una questione di ambiente o di estetica, ma è una questione di qualità della vita in quanto i giardini soprattutto nelle aree urbane contribuiscono al benessere fisico, psichico e sociale   e rappresentano formidabili barriere contro le polveri sottili e i gas inquinanti.

 

villa Mazzini

 

A Messina, purtroppo, le zone verdi sono pochissime e a parte la Villa Mazzini, Villa Dante e Villa Sabin non esistono altri parchi a contatto con la natura.

Messina, che si estende in senso longitudinale lungo la costa dello Stretto senza soluzione di continuità da Giampilieri Marina a Capo Peloro per 32 km, purtroppo riserva ai suoi cittadini poche zone verdi e spesso, come nel caso di Villa Dante, queste sono lasciate all’incuria e in parziale stato di abbandono.

Messina anni 50

Negli anni ‘50 la città dello Stretto, come testimoniano fotografie e documenti dell’epoca, era un vero e proprio gioiellino, piena di giardini fioriti e ricca di tanti spazi verdi, oggi, invece, sia nel centro cittadino che in periferia, il verde è quasi completamente assente.

Negli ultimi tempi cittadini sensibili al problema, associazioni e imprenditori hanno dimostrato tanta voglia di cambiamento in tal senso   e hanno adottato, a proprie spese, aiuole e spazi verdi per rendere più vivibile la nostra città.  Fortunatamente sono tanti gli esempi di ambientalisti e gente comune che dimostrano alla cittadinanza quanto sia importante attivarsi concretamente, anche se è opinione comune che, a tal proposito, il primo passo lo debbano fare i nostri amministratori comunali (istituendo capitoli di spesa specifici    e indicendo riunioni, concorsi, sgravi fiscali, premi per tutti coloro che dimostrano attenzione verso l’ambiente).

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolinea quanto sia importante inserire una pianificazione degli spazi pubblici che favorisca l’attività fisica all’interno delle politiche urbane. In Italia, solo cinquanta comuni hanno approvato questa pianificazione. L’attività nel parco non deve essere una sorta di prescrizione medica, i cittadini che hanno a disposizione spazi verdi non sono solo più attivi, ma sono anche meno stressati e hanno una maggiore integrazione dal punto di vista sociale. In alcuni casi la sensibilizzazione sui benefici della pratica sportiva all’aria aperta ha dato buoni frutti. C’è chi organizza camminate di gruppo praticando nordic walking, si programmano giornate per avvicinare i bambini ai vari sport come il calcio e il rugby. Pertanto, il nostro dovere in questi ultimi anni deve essere quello di ampliare il verde e di renderlo funzione di svago e cultura.

Agostino D’Arrigo

 III M Scuola media Verona Trento Messina

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