Uno sguardo alla mia città
Mi chiamo Renato Ata Sahin, ho 11 anni, vivo a Messina in Sicilia e frequento la scuola media Boer – Verona Trento.
A scuola ci vado da solo e a piedi e mentre cammino con il mio zaino pieno di libri sulle spalle, noto alcune cose che, secondo me, non dovrebbero esistere perché deturpano la bellezza del territorio e mettono in pericolo la salute dei cittadini. La spazzatura fuori dal cassonetto, le mattonelle dei marciapiedi traballanti, le strade con buche di medie e piccole dimensioni danno l’impressione di una città poco curata e con poca responsabilità civile da parte dei suoi abitanti.
Quando, però, dal palazzo nel quale abito guardo fuori dalla finestra e ci trovo il panorama più bello dell’Italia con lo Stretto ai miei piedi mi sento orgoglioso di vivere in questa città.
Ad aumentarne il suo fascino ai miei occhi di ragazzo contribuiscono anche i miti e le leggende che ho studiato a scuola, in particolare quella in cui si racconta che proprio Nettuno, il dio del mare, ha scelto lo Stretto come propria casa.
Molte persone si lamentano della gestione della città e lo faccio anche io, ma se vogliamo vivere in una città migliore nella quale vengono tutelati i beni naturali e i beni storici dobbiamo fare ognuno la nostra parte ricordandoci sempre che tutti gli spazi devono essere considerati come la nostra casa.
Renato Ata Sahin, 2D,
Verona Trento