domenica, Dicembre 22, 2024
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GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO IL BULLISMO ED IL CYBERBULLISMO

Questo articolo nasce da una semplice lezione di italiano, dove con la professoressa abbiamo affrontato questo tema: il bullismo in tutte le sue forme.

In realtà di bullismo ne parliamo sempre specialmente in questo periodo e voi vi potete chiedere perché in questo periodo?  Perché il 7 febbraio si celebra la giornata contro il bullismo. Questo testo è nato utilizzando le tecniche del “brainstorming” ovvero si scrive una parola e si dice tutto quello che viene in mente al momento. Non perdiamoci in chiacchere ed iniziamo.

Il bullismo è un fenomeno bruttissimo sfortunatamente esistente e diffuso nella realtà di alcuni ragazzi fra gli 8 ed i 16/17 anni. Il fenomeno consiste in una repressione della vittima, il bullismo provoca insicurezza e paura nelle vittime che si sentono inferiore ed insignificanti. Il   bullismo può essere in modo verbale con l’ausilio di insulti e presi in giro, o il bullo di turno per sentirsi più forte utilizza la violenza, il peggior metodo. Infatti il bullo   vuole   prevaricare sugli altri in ogni modo. Però   esiste anche il cyberbullismo, ovvero il bullismo on-line. Questo si presenta sotto forma di insulti e di menzogne inventate. Questo è il peggiore: infatti è quello che chiude più le vittime e molte volte le porta al suicidio. Il bullo cybernetico è una persona ancora peggiore perché per sentirsi forte si nasconde dietro uno schermo. In generale il bullismo è un atto di cattiveria e crudeltà, nei confronti di chi ne soffre che quasi sempre è una persona che ha paura è insicura e non reagisce, un ruolo molto importanti lo svolgono anche docenti e compagni. Molte volte i compagni ed i professori sono indifferenti e lasciano al bullo la strada spianata per agire. Però i bulli molte volte hanno una storia triste alle spalle, questo non li giustifica però vedendo le situazioni familiare di quasi tutti i bulli, il dato lo conferma. Vengono da famiglia povere, con genitori in carcere, da famiglia che li picchiavano e loro cercano di non essere emarginati dal gruppo, usando la violenza, metodo totalmente, sbagliato per fare amicizie. A mio parere un modo per estirpare il bullismo è parlarne di più e non dare punizioni al bullo troppo severe ma fargli capire che quello che ha fatto è sbagliato, capire la sua storia e se laddove ce ne sia bisogno fare intervenire gli assistenti sociali. Così tutti saranno felici e contenti.

 

Alessandro Majolino

Classe 2^ F

Scuola secondaria I° grado

I.C. Verona Trento

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