Il “Central Asia Institute” e l’impegno per l’istruzione
Ma voi lo sapete che circa l’85% delle donne afghane e pakistane è senza istruzione? E che la metà si sposa prima di sedici anni? E che ogni due ore circa muore una donna mettendo alla luce un bambino? Ma oggi non siamo qui per parlare dei diritti delle donne, ma per parlare della loro istruzione.
Lo sapete che lì le ragazze spesso non hanno su cosa scrivere e quindi per imparare sono costrette a scrivere sulla sabbia? Beh, di questo un americano ne rimase molto sorpreso. Quest’uomo si chiama Greg Mortenson ed era uno scalatore che, fallito il suo tentativo di salire il K2, nel 1993 si ritrova sperduto nel villaggio di Korphe. Gli abitanti gli danno una mano e, mentre sta lì, vede una bambina che scrive sulla sabbia, non avendo altro nella scuola improvvisata se non la voglia di imparare. Così, tornato in America, egli decide di raccogliere fondi per costruire delle scuole e fonda una organizzazione, il Central Asia Institute (CAI), un’associazione internazionale fondata da lui e Jean Hoerni nel 1996. Essa ha sede a Bozeman, nel Montana, e ha lavorato per promuovere e sostenere l’educazione basata sulla comunità in tutta l’Asia centrale, principalmente in Pakistan e Afghanistan, costruendo scuole in zone disagiate, sostenendo programmi di formazione per insegnanti e finanziando borse di studio per le scuole.
La missione del CAI è da sempre “potenziare le comunità locali dell’Asia centrale attraverso l’alfabetizzazione e l’istruzione, in particolare per le ragazze, promuovere la pace attraverso l’istruzione e trasmettere l’importanza di queste attività a livello globale”. L’organizzazione collabora quindi da quel momento con le comunità locali per costruire scuole in Pakistan, Afghanistan e Tagikistan, con particolare attenzione alle aree in cui l’accesso all’istruzione è scarso o nullo. Nel villaggio di Korphe, ad esempio, Greg Mortenson e il CAI hanno costruito, come promesso, la loro prima scuola e fino al 2008 l’associazione è riuscita a creare 55 scuole in Pakistan e nove scuole in Afghanistan. Di quelle 63 scuole, 43 erano scuole per ragazze, altrimenti completamente private di istruzione poichè impossibile per loro frequentare le scuole religiose, controllate dai talebani e culla dell’integralismo islamico.
Perchè l’istruzione deve essere di tutti. In memoria di quella “bambina che scriveva sulla sabbia” conosciuta a Korphe, Greg Mortenson racconterà la sua esperienza in due libri: “Tre tazze di tè” e, appunto, “La bambina che scriveva sulla sabbia”, entrambi ai primi posti tra i best seller in America per molti mesi dopo la loro uscita e tradotti in tutto il mondo. Vi sono state poi accuse di falso e di appropriazione di fondi per Mortenson ai danni del CAI, ma ciò non toglie che la volontà di istruire le donne di quei paesi asiatici sia stata lodevole e si sia dimostrata l’arma migliore per il progresso e la lotta al fondamentalismo religioso in quelle regioni.
Ivana Recupero
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.
