Sì viaggiare…
Vorrei condividere coi lettori, principalmente con quelli della mia età, la passione per i viaggi. Vorrei parlare del viaggio che ho fatto lo scorso giugno.
Premetto che il luogo che ho visitato è Londra e devo assolutamente dire che è una città fantastica
e non perché è la City o perché sarebbe una bugia dire il contrario, ma perché in quel posto ti
accorgi che le persone vanno e vengono, che a nessuno interessa cosa fai, ma chi sei in quel
momento, e tu sei un turista, come tutti e come nessuno, ti accorgi che in quel luogo c’è vita
ovunque, e tutto è in continuo movimento di giorno e di notte, agli abitanti non interessa che religione professi, di che colore è la tua pelle o se sei uomo o donna, la loro è una cultura multietnica, e questo, anche se siamo nel 2018 e si spera che avvenga ovunque, non sempre accade perché purtroppo viviamo in una società piena di pregiudizi, piena di maschere, con dei limiti e confini mentali.
Io non voglio venerare Londra e considerarla superiore ad altre città, ma ho un’opinione ben precisa e ritengo che tutte le nazioni dovrebbero prendere esempio da London.
Nel mio viaggio ho incontrato tantissime persone e ho visitato tantissimi luoghi, ma il mio
preferito è stato il British Museum, secondo me è un posto meraviglioso, pieno di cultura, esci di lì
come una persona diversa, con gli occhi colmi di bellezze provenienti da tutte le parti del mondo,
vi consiglio vivamente di andare. Di fronte a quei capolavori davvero si è colpiti dalla sindrome di Stendhal.
E poi, posso dire di essere stata molto fortunata perché recentemente hanno avviato i lavori di
ristrutturazione del Big Ben che dureranno per ben quattro anni.
Da ogni viaggio si ritorna diversi, un po’ cambiati e un po’ più grandi o meglio più “vissuti”.
Secondo me i viaggi servono tantissimo perché da essi si ritorna con molta più esperienza, si
ritorna più completi e in ogni luogo si lascia un po’ di noi stessi come ogni luogo lascia dentro di
noi un po’ di esso.
Poco tempo fa ho letto un libro basatosi su storie di viaggio, e mi ha particolarmente colpito questa frase. Voglio dunque terminare il mio racconto di viaggio con essa: “i viaggi hanno segnato la vita di moltissime persone e la segneranno nel tempo che verrà, perché l’altro e l’altrove hanno sempre in serbo qualcosa che non abbiamo ancora conosciuto, che lenirà il nostro dolore e ci schiuderà il passaggio verso la strada poco battuta.” – Federico Pace “controvento” storie di viaggi che cambiano la vita –
Tanti saluti, un’aspirante viaggiatrice.
Ludovica Bernasconi
classe II B Scuola media Garibaldi