martedì, Novembre 5, 2024
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SCOMPARIRÀ MAI IL RAZZISMO?

Ricordare perché non accada mai più. Questo il senso della «Giornata della memoria», un evento che si celebra in gran parte del mondo occidentale per commemorare le vittime dei campi di concentramento nazisti. Il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche raggiunsero il campo di concentramento di Auschwitz. La Shoah provocò 6 milioni di vittime, quasi tutte ebrei. Ma scomparirà mai il razzismo?

Uno dei casi recenti è stato quello dei tifosi laziali nei confronti dei loro cugini romanisti. Forse pensavano di essere spiritosi, ma non si sono resi conto di infrangere la memoria di milioni di vittime, attaccando nelle barriere dello stadio le immagini di Anna Frank con la maglia della Roma. Non è nemmeno la prima volta che in città si vedono queste immagini orribili che usano il celebre sorriso della ragazzina ebrea olandese, deportata dai nazisti e morta a Bergen Belsen, come veicolo di insulti. In passato, sempre i tifosi laziali hanno esposto striscioni con scritto <<Romanista ebreo>> o<<Auschwitz la vostra patria, i forni le vostre case>>.

Ancora oggi sono molti i casi di razzismo. La nostra società è caratterizzata dall’indifferenza che è proprio ciò che permette le crudeltà nei confronti di una minoranza. Oggi è importante cambiare la mentalità dell’umanità a partire da noi, cercare di annullare tutte le differenze tra le persone perché, come scrisse Bertold Brecht nella poesia “E non era rimasto nessuno” <<Un giorno vennero a prendere me e non c’era nessuno a protestare>>, un giorno se saremo in pericolo nessuno sarà al nostro fianco a protestare per difenderci.

Arlind Kurtulaj II liceo scientifico

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