Favole al Tornasole
Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere
quanto la parola.
A volte ne scrivo una, e la guardo,
fino a quando non comincia a splendere
Emily Dickinnson
“Favole al tornasole” è un libro scritto da Michelangelo Avignone, autore originario di Casteltermini, in provincia di Agrigento, terra che testimonia letteratura a piene mani.
L’opera, composta da trenta brevi racconti, si presta ad essere letta d’un fiato per assaporare in rapida successione le favole in essa contenute, tanta è la curiosità stimolata dai titoli e dalla brevità ed efficacia del linguaggio.
Dal lessico semplice, preciso ma sempre diretto, la raccolta “Favole al tornasole” riesce a colpire i lettori grazie al perenne confronto tra la realtà umana e il mondo animale. Protagonisti in tutte le storielle sono infatti gli animali, tranne nel brevissimo racconto Il lupo ed io, in cui compare il riferimento ad un io in cui tutti possiamo immedesimarci, e alla maggior parte dei motivi della favola bastano due personaggi per esporre chiaramente il messaggio comunicativo della storia, il quale risulta essere uno specchio soprattutto per gli esseri che credono di potersi ergere al di sopra di tutti gli altri.
Nato nella notte dei tempi, il genere letterario della favola è legato al piacere di raccontare, proprio dell’uomo, e rappresenta la voce delle esperienze della gente umile. In questo filone si inserisce il libro di Avignone che, con i suoi simpatici aneddoti, caratterizzati sempre da motti arguti e pungenti, parla dei vizi e delle virtù degli uomini invitandoci alla riflessione su temi di convivenza pacifica, mantenendo inalterato l’insegnamento morale che non può essere deviato e ne garantisce la contemporaneità.
Ivan Chiofalo, Roberto Sottile IV A MM
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