FEDERICA BOSCO, UNA SCRITTRICE DA AMARE
Federica Bosco, famosa scrittrice e sceneggiatrice italiana, è milanese di nascita, ed è nata nel 1971. A quattro anni si trasferisce a Firenze e dopo la maturità linguistica si iscrive alla facoltà di giurisprudenza. Il suo primo libro Mi piaci da morire viene pubblicato da Newton Compton Editori nel 2005, arrivando, nel giro di due anni, a diciotto ristampe. Nel 2009 è finalista, seconda classificata, al Premio Bancarella con S.O.S amore.
Nel 2012 esce per Mondadori Pazze di me, il suo primo libro in cui il protagonista è un maschio. Il 24 gennaio 2013 esce nelle sale il film omonimo tratto dal libro, per la regia di Fausto Brizzi, di cui la Bosco è co-sceneggiatrice insieme a Marco Martani.
Sempre nello stesso anno partecipa al reality show Sweet Sardinia in onda su La5 come giudice e subito dopo pubblica Non tutti gli uomini vengono per nuocere (Mondadori) il cui titolo mi intriga e di cui ora elencherò alcune citazioni…
[aesop_quote type=”block” background=”#a859ae” text=”#ffffff” width=”content” align=”left” size=”1″ quote=”“Un giorno ti svegli e sono passati trent’anni e non ti ricordi più dove tutto è cominciato e se sei contento. Contento, non felice. E poco importa se non lo sei, perché hai fatto una scelta e le scelte vanno portate avanti “.
“Bisogna avere il coraggio di tagliare di netto la parte malata: all’inizio fa un male cane, ma presto la vita fa germogliare nuovi fiori proprio da quei rami mozzati”.
“Se siamo soli vogliamo qualcuno accanto, se ce l’abbiamo ci manca la libertà, se abbiamo un lavoro non è quello dei nostri sogni, e comunque i soldi non ci bastano mai, vogliamo una casa più grande, poi una macchina nuova e magari un viaggio e… …e se poi inavvertitamente abbiamo tutto, ci serve ancora quel qualcosa in più perché sia perfetto”
“Per anni ho cercato di accontentare i miei, di fare la brava ragazza, studiare, fargli fare bella figura con gli amici, ma poi ho capito che non stavo percorrendo la mia strada e sono andata veramente in crisi “.
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Nel 2017 Federica pubblica Ci vediamo un giorno di questi, un romanzo di amicizia forte ed intensa tra due donne totalmente differenti, che vi lascerà legati alle due protagoniste fino all’ultima pagina:
A volte per far nascere un’amicizia senza fine basta un biscotto condiviso nel cortile della scuola. Così è stato per Ludovica e Caterina, che da quel giorno sono diventate come sorelle. Sorelle che non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Caterina è un vulcano di energia, non conosce cosa sia la paura. Per Ludovica la paura è una parola tatuata a fuoco nella sua vita e sul suo cuore. Anno dopo anno, mentre Caterina trascina Ludovica alle feste, lei cerca di introdurre un po’ di responsabilità nei giorni dell’amica dominati dal caos. Un’equazione perfetta. Un’unione senza ombre dall’infanzia alla maturità, attraverso l’adolescenza, fino a giungere a quel punto della vita in cui Ludovica si rende conto che la sua vita è impacchettata e precisa come un trolley della Ryanair, per evitare sorprese al check-in, un muro costruito meticolosamente che la protegge dagli urti della vita: lavoro in banca, fidanzato storico, niente figli, nel tentativo di arginare le onde. Eppure non esiste un muro così alto da proteggerci dalle curve del destino. Dalla vita che a volte fortifica, distrugge, cambia. E, inaspettatamente, travolge. Dopo un’esistenza passata da Ludovica a vivere della luce emanata dalla vitalità di Caterina, ora è quest’ultima che ha bisogno di lei. Ora è Caterina a chiederle il regalo più grande. Quello di slacciare le funi che saldano la barca al porto e lasciarsi andare al mare aperto, dove tutto è pericoloso, inatteso, imprevisto. Ma inevitabilmente sorprendente.
Luana Palumbo
III B
Scuola media Garibaldi