giovedì, Novembre 21, 2024
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L’amico tradito

Il randagismo: una piaga da estirpare

Uno degli argomenti più tristi su cui riflettere ma, purtroppo, anche meno discussi è il randagismo.  Questo fenomeno è molto diffuso nel nostro paese tanto che gli animali randagi aumentano di anno in anno rendendo sempre più difficile il lavoro dei volontari che, purtroppo, sono gli unici a metterci la faccia. In Italia gli abbandoni sono circa 130.000 l’anno; gli animali vengono abbandonati, spesso maltrattati e gran parte di essi muoiono a causa di incidenti stradali, di avvelenamenti, di fame o addirittura per mano dell’uomo. Come affermano i dati, purtroppo, il numero degli abbandoni aumenta all’arrivo dei “tre mesi caldi”; i bipedi, infatti, forse, a causa dell’insopportabile calore estivo, nell’attesa delle tante agognate ferie, arrivano a compiere gesti estremi ed invece di organizzare una vacanza con i propri amici pelosi, li abbandonano senza pietà e ritegno. Gli unici a risentirne sono i poveri quadrupedi, che, molto spesso, come se non bastasse, vengono rinchiusi in gabbia o usati in combattimenti. In Italia l’abbandono degli animali è un reato contravvenzionale che il nostro ordinamento prevede e punisce all’articolo 727 del codice penale; esso, infatti, prevede testualmente che “chiunque abbandoni animali domestici o che abbiano aquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1000 euro a 10000 euro.” Questa norma nel nostro paese, purtroppo, viene applicata molto raramente.  In qualunque posto, in qualunque angolo, c’è un randagio che dietro ha una storia sicuramente non bella. I rifugi sono sempre più pieni ed i volontari sempre più disperati, non ci sono fondi per sterilizzare questi animali e, così facendo, nascono sempre più cuccioli ai quali difficilmente viene trovata una casa. Ciò accade perché l’abbandono degli animali non è visto come un problema che ha bisogno di una soluzione immediata. È inconcepibile che gran parte della popolazione continui a sperperare denaro per l’acquisto di un animale di razza, quando i rifugi sono pieni di povere creature nell’attesa di una anima buona che li porti con sé, perché, ricordiamoci, che l’amore e l’affetto non sono e non saranno mai acquistabili. Per fortuna alcune nazioni si sono battute prendendo dei provvedimenti seri contro l’abbandono. Il paese che ha trovato il miglior rimedio è l’Olanda, essa infatti vanta il titolo di non avere nessun randagio per le strade. Tutto ciò è stato possibile poichè gli abitanti hanno manifestato un’alta partecipazione nei confronti della problematica, forse anche per il semplice fatto che essi non trovano differenze tra questo ed altri reati. Un altro fattore determinante è anche la mentalità differente che possiedono gli olandesi, essi, infatti, considerano gli animali veri e propri membri della famiglia: il migliore amico dell’uomo, dunque, possiede gli stessi diritti degli esseri umani. Questo risultato dovrebbe essere d’esempio a molti paesi, per far riflettere sul fatto che si può arrivare a certi traguardi solo se ogni cittadino si impegna a contribuire al cambiamento di mentalità in modo chiaro e deciso.

Giorgia Renda III B BS

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