La mia catarsi…la MUSICA
[aesop_quote type=”block” background=”#0000ff” text=”#ffffff” width=”content” align=”center” size=”1″ quote=”“La musica non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurarsi la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo”” cite=”Aristotele” parallax=”off” direction=”left” revealfx=”off”]
La musica può educare, eliminare quelle maschere che a volte indossiamo, tirare fuori le vere emozioni che abbiamo dentro, che fino a quel momento o non conoscevamo o avevamo nascosto per paura di non piacere e, semplicemente, per adeguarci alla società.
La musica è molto altro! Può essere catarsi: liberazione, valvola di sfogo.
Ognuno di noi ha bisogno di una catarsi ed ogni individuo sceglie la modalità che gli è più congeniale. Può essere, infatti, fare una passeggiata, leggere un libro o stare soli per riflettere.
Nel mio caso la mia catarsi, è la danza. Molte volte capita di essere in crisi con me stesso, di non riconoscermi più, di essere arrabbiato o soltanto nervoso. E quando capita, ricorro alla danza.
Nel momento in cui entro in sala, i miei pensieri negativi, le mie paure, le mie angosce svaniscono e mi sento finalmente in pace con me stesso.
Quando ballo esce il mio “vero io”, il mio corpo diventa un tutt’uno con la musica e con l’anima. Grazie alla danza ho trovato la mia identità e ho capito chi sono veramente.
La danza è l’insieme di passi, musica ed emotività.
In base a come mi sento in un determinato giorno o momento della giornata, ascolto generi musicali diversi e, in questo modo, utilizzo la musica come mezzo per scappare dalla realtà, per tranquillizzarmi ed evadere dalla follia.
Capita, a volte, di sentire canzoni i cui testi hanno dato un valore aggiunto alle note musicali, completando quindi la musica e conferendole quella magia che a volte pensiamo di trovare nella poesia. La musica senza poesia, infatti, non può definirsi tale ma solo un insieme di note, parole accostate ad un ritmo.
Ecco allora che musica e poesia sono dei moti dell’animo capaci di donare emozioni, ed è stata un’emozione ancora più grande quella che ho provato quando ho arricchito e completato la musica con i miei movimenti di danza.
Molte sono le opere musicali appositamente create per la danza nel passato così come oggi, proprio perché il legame fra musica, danza e parole è inscindibile.
La danza presuppone la musica e ne è condizionata ma al tempo stesso agisce sulla musica prendendone possesso come la musica prende possesso delle nostre menti.
Essa è catarsi, è veicolo verso il sogno.
Davide Rosa II C BS