“La cavalletta” di Van Gogh …anche questo è un capolavoro!
Ci sono state tante persone che si sono fermate ad ammirare la sua bellezza, milioni di ammiratori da tutto il mondo.
E’ impossibile credere che in tutti questi anni fino a oggi nessuno abbia notato un piccolo particolare, un dettaglio curioso: nel quadro “Olive Trees” di Van Gogh c’è una cavalletta intrappolata.
Da 128 anni!
A scoprirla sono stati i curatori del museo “Nelson Atkins” e, secondo loro, la poverina si sarebbe posata sulla tela mentre Van Gogh stava creando il suo capolavoro, restando intrappolata.
Caso o sventura è stato un sacrificio che l’ ha fatta passare alla storia insieme al quadro in gran stile.
Le voci popolari dicono che Van Gogh amasse dipingere all’ aperto, e probabilmente la cavalletta saltò sulla tela mentre il pittore stava creando la sua meravigliosa tela. Grazie al suo colore, tra il marrone e il verde, l’insetto è riuscito a mimetizzarsi per 128 anni nel dipinto famoso. sfuggendo agli occhi di tutti.
Del resto è noto come “Van Gogh lavorasse fuori, ammirando gli stessi elementi che poi riportava sulla tela”, come ha commentato il direttore del museo, Julián Zugazagoitia.
A raccontarlo è lo stesso artista nel 1885 quando, in una lettera al fratello Theo, descrive il processo creativo e le sfide ad esso associate: “Bisogna sedersi all’aperto, dipingendo sul posto stesso. Ci sono una serie di cose che possono accadere: posso raccogliere centinaia di mosche dai colori, per non parlare della polvere e della sabbia”. Ma secondo Michael Engel, un paleontologo dell’Università del Kansas: “Non esisteva alcun segno di movimento nella vernice, la cavalletta era già morta quando cadde sulla tela”.
Da ciò si può dedurre che, mentre dipingeva, Van Gogh avesse come compagni: il vento, la polvere, l’erba, le mosche e infine le cavallette ( vive o morte) !
Ed una di queste è diventata parte del capolavoro che noi oggi ammiriamo con occhi decisamente più attenti al particolare!
Arianna Sciacca
I C scuola media Garibaldi