Auguri Costituzione italiana
Sono trascorsi settant’anni da quando è entrata in vigore l’attuale nostra Costituzione.
Da allora, grazie ad essa, che ha consentito e stimolato il progresso, il nostro bel Paese si è trasformato profondamente nella sua cultura, nella sua economia, nella sua organizzazione amministrativa e politica. Oggi l’Italia è un Paese moderno e industrializzato facente parte dell’ONU e dell’Unione Europea a pieno titolo con sicuramente ancora molti problemi da affrontare e contraddizioni da risolvere, proiettato al futuro ma ben ancorato al suo passato.
Ed è proprio nel suo passato più recente che devono essere cercate le radici della Costituzione, strettamente legata al periodo storico in cui è nata: quando la Seconda guerra mondiale si era appena conclusa.
Le sue radici vanno ricercate nella storia della Resistenza, in quel movimento di lotta politica che si sviluppò in opposizione al fascismo prima e all’occupazione nazista dopo. Il desiderio di libertà per la quale i partigiani combatterono, divenne, accanto al principio di uguaglianza di tutti i cittadini, l’essenza su cui si basa la nostra Costituzione. Essa nasce come forma di controllo verso chi esercita il potere. L’Italia che usciva dalla dittatura fascista e dalla guerra mondiale cercava la democrazia e chiedeva una Repubblica.
Da ciò nasce la Costituzione, l’inno alla democrazia: l’Italia è pronta a muovere i primi passi come Repubblica e i Costituenti sono i depositari dei sentimenti di pace, libertà e democrazia.
Per assolvere al meglio questo compito il 15 luglio 1946 viene istituita la Commissione dei 75, incaricata di redigere il progetto della Costituzione italiana da discutere poi in aula. La Commissione viene suddivisa in tre gruppi di lavoro: il primo è dedicato ai diritti e doveri dei cittadini, il secondo è indirizzato all’organizzazione costituzionale dello Stato e il terzo si occupa dei rapporti economici e sociali.
Dopo 18 mesi di lavori dell’Assemblea Costituente, il testo della Costituzione inizia l’iter parlamentare il 4 marzo 1947: le discussioni e le modifiche lasciano intatto il cuore del testo, basato sui principi di democrazia e uguaglianza, approvato il 22 dicembre 1947 con 458 voti favorevoli su un totale di 515 votanti.
Il Presidente della Repubblica Enrico De Nicola firma il testo che entra in vigore il 1° gennaio 1948.
I primi dodici articoli della Carta Costituzionale sono l’anima del testo e custodiscono i “Principi fondamentali” che ne declinano lo spirito vitale e condensano i diritti inviolabili e i doveri inderogabili di ciascun individuo.
E l’ anniversario viene celebrato oggi dalla presidenza del Consiglio attraverso un vero e proprio «Viaggio della Costituzione», un tour in dodici tappe per portare la Carta fisicamente e idealmente in giro per l’Italia, per avvicinarla agli italiani in modo da rafforzare il loro senso di appartenenza alla Repubblica.
La prima tappa è stata l’11 settembre a Milano, città simbolo della Resistenza. Dopo Milano, la tappa di Catania il 5 ottobre, il 23 novembre a Reggio Calabria e il 14 dicembre a Bari. Nelle prossime settimane il giro proseguirà a Cagliari, Aosta, Roma, Venezia, Firenze, Trieste, Assisi, per chiudersi a Reggio Emilia. A ciascuna delle città sono associati uno dei primi dodici articoli, recanti i principi fondamentali, e un tema, intorno al quale saranno promosse occasioni di incontro e dialogo. Ad accompagnare la Carta Costituzionale in questo viaggio, una mostra itinerante arricchita da approfondimenti grafici e multimediali: filmati storici, frasi celebri di personaggi chiave, commenti audio ai 12 articoli fondamentali affidati alle parole di Roberto Benigni.
Al termine del percorso, i visitatori potranno rinnovare la propria adesione alla Costituzione con un atto simbolico: l’apposizione di una firma «virtuale» accanto a quella dei Padri Costituenti, e c’è anche un francobollo per festeggiare il 70° “compleanno” della Costituzione riproducente il momento in cui il Capo Provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, firmava l’atto di promulgazione della Costituzione della Repubblica Italiana.
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Spa in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, con una tiratura di quattrocentomila esemplari.
Franca Genovese