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Un convegno per comprendere meglio il cyberbullismo

Un gruppo di undici alunni della scuola secondaria di 1° grado “Foscolo”, in rappresentanza dell’Istituto, hanno partecipato lunedì 11 novembre 2017, presso l’Oratorio dei Salesiani di Barcellona Pozzo di Gotto, ad un interessante convegno dal titolo “Cyberbullismo. Dentro la rete: insidie e problematiche del fenomeno social”, patrocinato dall’Associazione Italiana Giovani Avvocati “AIGA50” e dall’Associazione “CamMino” che si occupa di tutela dei minori. Questo incontro è stato riservato nella mattinata solo agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, mentre nel pomeriggio la problematica è stata affrontata con gli studenti delle scuole superiori. A dare inizio all’approfondimento sul fenomeno del bullismo e cyberbullismo è stata l’avvocato Graziella Fazio, consigliere direttivo sezione Aiga50 di Barcellona Pozzo di Gotto, che ha parlato ai ragazzi presenti della necessità di liberarsi da eventuali bulli, ma soprattutto cyberbulli, e spiegato come comportarsi in possibili casi di cyberbullismo. Inoltre ha informato che esiste una nuova legge a riguardo, la n.71/2017, che mira soprattutto a prevenire le azioni di cyberbullismo e ad educare i giovani a non subirlo, o a non commetterlo più dopo averne compreso cause e gravità. Successivamente è intervenuta brevemente l’avvocato Maria Rita Ielasi, presidente della sezione “CamMino” per Messina e Sicilia Nord Orientale, che ha approfondito ciò che l’avvocato Fazio aveva precedentemente detto in termini di punibilità e responsabilità, come ad esempio il fatto che ai più grandi di 14 anni debbano venire insegnati i rischi che può causare l’uso improprio dei cellulari perché, superata quest’età, non si è più coperti solo dai genitori e si subiscono direttamente le conseguenze delle proprie azioni sbagliate.

La dottoressa Roberta Genovese, psicologa e psicoterapeutica, ha invece mostrato un filmato realizzato per le scuole dalla Senatrice Ferrara, promotrice della nuova legge sul cyberbullismo, in cui questa ha affrontato più profondamente e da un’altra prospettiva l’argomento accennato dagli avvocati. Dopo aver visto il video la dottoressa Genovese ha spiegato in particolare la differenza tra bullismo diretto, come pugni o percosse, e il bullismo indiretto, come minacce e insulti, ma anche la differenza tra vittima passiva, ovvero che è debole, timida, solitaria oppure ha difetti fisici, e la vittima provocatrice, che come si può intuire non è la classica vittima, ma provoca. Inoltre è stato anche chiarito il significato di empatia, cioè riuscire a capire ciò che un’altra persona sta provando, e in questo caso il bullo non è affatto empatico, perchè se lo fosse non farebbe del male alla vittima. Caratteristica del bullo è quindi la debolezza mentre quella della vittima è l’empatia.

A conclusione del convegno la dottoressa Simona Rosina, neuropsichiatra infantile, ha parlato degli aspetti emotivi legati al fenomeno, e in particolare: le emozioni del bullo, cioè collera e aggressività; l’analfabetismo emotivo, cioè la difficoltà a raccontare ciò che si sta subendo; l’intelligenza emotiva, cioè la capacità di controllare le emozioni e i sentimenti altrui; identificare le emozioni; utilizzare le emozioni in maniera funzionale; gestire le emozioni. Per ultimo sono stati mostrati sette brevi video su episodi di bullismo o cyberbullismo soprattutto a scuola, ognuno diviso dall’altro da 1-2 domande che la dottoressa ha posto ai ragazzi presenti per comprenderne la reazione e per farli riflettere. Pur non molto lungo si è trattato sicuramente di un incontro molto coinvolgente che ha approfondito ulteriormente conoscenze in possesso dagli alunni ed è andato ad integrare tutte le attività che la scuola secondaria “Foscolo” svolge per contrastare questo brutto fenomeno.

Elena Biondo

Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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