martedì, Novembre 5, 2024
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Copiare fa bene (a tutti)

Copiare (e far copiare) è un’espressione di lealtà e fraternità.

Passare il bigliettino al compagno in difficoltà, anche a costo di rischi, insegna ad essere amici di chi ci sta a fianco.

Chi sa qualcosa in più del compagno di banco e non lo aiuta è una piccola carogna e da adulto sarà probabilmente un imbecille”: questo è l’elogio del copiare fatto da Claudio Magris qualche anno fa ma il fenomeno è stato sdoganato anche da noti imprenditori e scrittori di fama.  Luca Cordero di Montezemolo, ai tempi in cui era ai vertici di Confindustria, aveva confessato agli studenti dell’università Luiss di Roma: «A scuola ero campione mondiale di copiatura e questo dimostra che anche chi copia ha speranza».

E’ ovvio che se gli alunni copiano, gli insegnanti dovranno cercare di impedirglielo, così se le parti in gioco rispettano i propri ruoli, tutto andrà per il verso giusto.

Le cose si guastano quando tutti vogliono fare tutto e la scuola diventa un comitato universale che vuole evitare agli alunni frustrazioni e sconfitte.

Stando a quanto affermato dalla rivista scientifica americana Science, copiatura ed emulazione sono i metodi di apprendimento più rapidi ed efficaci. Sia per l’intelligenza umana, che geologica, che artificiale. Questa tendenza spesso considerata da perdente, può invece essere la chiave del successo.

Bisogna, però, imparare a copiare con intelligenza, scoprirete che così è ancora più facile imparare!

Oggi per copiare si impiegano diversi metodi disonesti. In effetti, il sistema di copiare il compito per casa o di usare i bigliettini impallidisce di fronte ai metodi ad alta tecnologia usati oggi. Fra questi ci sono l’invio di messaggi col cellulare per rispondere alle domande dei compiti in classe, calcolatori già programmati con informazioni “extra”, microcamere nascoste negli indumenti per comunicare le domande a un complice che si trova altrove, dispositivi che trasmettono messaggi a infrarossi a compagni di classe vicini e perfino siti Internet che contengono prove d’esame complete praticamente su ogni argomento!

Se si riesce a copiare dal libro sotto il banco, sbirciando dal foglio del compagno più vicino o attraverso i vari metodi fantasiosi e tecnologici, magari si riuscirà a scrivere qualche parola o qualche frase ma, sicuramente, non si imparerà niente! Se invece, il giorno prima del compito, ci si prepara un qualcosa con degli appunti, sarà questa una operazione intelligente di memorizzazione e di comprensione degli argomenti.

Il giorno del compito, così, gli appunti preparati daranno più sicurezza e forse non tutto, ma certamente molte cose, dopo averle lette e riscritte abbondantemente il giorno prima, saranno memorizzate e apprese!!!

Bravi alunni pronti a copiare e far copiare diventeranno brave persone, generose e solidali. Copiare ha i suoi rischi inevitabili ma gli studenti non si scoraggeranno certo per un incidente di percorso!

Ebbene: copiare sì, copiare no. Copiare fa bene, copiare fa male. Si tratta di un argomento molto dibattuto, dai tempi in cui Einstein doveva fare l’esame per il diploma che, tra l’altro, ripetette un paio di volte.

Ricordiamo E=mc²: Energia per sopravvivere alla scuola uguale a memoria per copiare al quadrato.

GIULIANO AMATO II C BS

Un pensiero su “Copiare fa bene (a tutti)

  • Magari è rapido ma non efficace.
    Inoltre è meglio sbagliare con la propria testa che con quella altrui

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