Un film da vedere: “Il club degli imperatori”
“Il club degli imperatori” è un film basato sull’importanza dello studio e su quanto sia vantaggioso essere leali. Il protagonista, Mr. Hundert, è un professore che insegna in un’Accademia di tutto rispetto. L’anno scorreva bene, ma poi arrivò Sedgewick Bell (il co-protagonista), figlio di un senatore, e cominciò a fare burle in tutta la scuola fino a quando Mr. Hundert non decise di parlare con suo padre. In seguito a questo incontro alquanto burrascoso, Sedgewick riceve una chiamata dal padre, che apparentemente gli fa cambiare drasticamente comportamento. Sedgewick dopo alcuni mesi comincia a diventare sempre più bravo fino a diventare un vero e proprio studente modello. Durante l’anno c’era un’usanza, quella di far competere gli alunni per poi uno di loro essere incoronato il signor ‘’Giulio Cesare’’, quindi il più bravo della scuola.
Nell’ultimo compito di ammissione al concorso, Sedgewick per solo un punto non riesce a candidarsi, ma siccome Mr. Hundert ha apprezzato il suo drastico cambiamento, gli regala un voto tagliando fuori Martin Blythe, un ragazzo che ci teneva molto: nessuno lo avrebbe saputo. Era in corso la sfida, quando a un certo punto Mr. Hundert scopre che Sedgewick stava barando. Lo dice al preside, il quale, però, gli dà l’ordine di continuare. Anche barando, Sedgewick perde e non viene incoronato signor ‘’Giulio Cesare’’. Riprende a fare burle dopo la sconfitta, fino al diploma. Gli anni passano e il preside purtroppo li lasciò, lasciando Mr. Hundert a candidarsi come nuovo preside. Ma subisce una coltellata alle spalle: c’è un altro candidato, lui non diventa preside e dà le dimissioni. Così si ritrova a lavorare da casa.
Dopo qualche tempo l’accademia lo chiama, chiedendogli un favore: il signor Sedgewick Bell voleva fare una grossa donazione all’accademia ma ad alcune condizioni, ovvero una rivincita alla sfida per diventare ‘’Giulio Cesare’’. Mr. Hundert, implorato dal nuovo preside, accetta. Mr. Hundert credeva che Sedgewick avesse messo la testa a posto; ma nel mezzo della sfida scopre che Sedgewick stava di nuovo barando. Così si ricorda una cosa: tempo prima, quando Sedgewick era suo alunno all’accademia, sopra la porta della classe c’era una targa con scritto chi era Shutruk-Nakhunte un re importante, ma fece notare che sui libri non c’era traccia di questo re quindi per incastrarlo Mr. Hundert chiede chi era questo Shutruk-Nakhunte e, come si aspettava, il suggeritore non sapeva chi fosse e cercando anche nei libri non scoprì nulla quindi Sedgewick perde di nuovo. Mr. Hundert è nel bagno quando entra anche Sedgewick. Mr. Hundert gli dice che se ne era accorto del suo barare ma lui ribatte che non era importante in che modo vincere ma che era importante vincere.
Proprio in quel momento si sente uno sciacquone ed esce dal bagno il figlio di Sedgewick che con una faccia delusa va via guardando con disprezzo il padre. Il film finisce con ex alunni di Mr. Hundert che fingono di essersene andati per poi fargli un brindisi a sorpresa: il momento è molto significativo e coinvolgente, perché evidenzia l’attaccamento degli ex alunni al loro vecchio professore. Mr. Hundert torna a insegnare all’accademia e tra i suoi allievi c’è il figlio di Blythe: il padre aveva voluto fargli frequentare la scuola dove lui aveva studiato e dove avrebbe avuto come insegnante Mr. Hundert, il quale gli fa leggere la targa di Shutruk-Nakhunte, come un tempo aveva fatto fare al padre.
Il film ci insegna l’importanza della lealtà nella vita e che se si vuole arrivare in alto non bisogna farlo barando.
Detto questo, secondo me questo è un film che merita, per questo il mio voto è: 4/5
Alessandro Puleo classe III B “Bastiano Genovese”