LA SETTIMANA DEL CIBO IN ITALIA
L’Italia è da sempre famosa nel mondo per la sua fantastica cucina caratterizzata da una grande vastità di condimenti e di piatti che variano da regione a regione. In particolar modo parlando di quella che è la cucina italiana non possiamo non far riferimento all’evento mondiale che ha caratterizzato la città di Milano nel 2015: l’Expo. Si è trattato di una piattaforma in grado di contenere più di cinquemila eventi nell’arco di sei mesi rappresentanti le culture dei popoli di tutto il mondo, divisa in padiglioni ognuno indicante un diverso Paese e contenente del cibo tipico.
Milano si propone di diventare da qualche anno a questa parte città intelligente e dopo la settimana della moda e del design si è gettata anche nell’ambito culinario nella settimana dal 20 al 26 novembre.
Si è svolta in quei giorni una vera e propria fiera che ha ospitato chef, gelatai e pasticcieri di tutto il territorio, i quali hanno tenuto degli show coking e delle masterclass per i più interessati.
In seguito a quella che è stata la prima settimana della cucina italiana nel mondo in cui si sono verificati circa 1500 eventi in 100 Paesi diversi del mondo nel novembre 2016, il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, insieme ai Dicasteri tecnici e alle Associazioni di categoria, ha lanciato la Seconda edizione che si è svolta appunto dal 20 al 26 novembre 2017.
L’obiettivo è stato quello di promuovere l’enogastronomia italiana d’eccellenza valorizzando tutti gli aspetti che ruotano intorno alla cultura e al legame con il territorio. Diverse sono state le iniziative attuate nel corso della settimana, tra esse il «Campionato mondiale di pesto al mortaio 2018 », il “Menu italiano” in tutte le scuole del 13° arrondissement di Parigi e la Conferenza “Immagine e linguaggio della gastronomia italiana” contemporaneamente alla presentazione di un’opera di Street art “CIBO” o ancora la presentazione di una Tavola rotonda in cui è stata rappresentata “L’eccellenza del cibo Italiano nello spazio, presente e futuro”.
Negli ultimi anni, in Italia in particolar modo, si è verificata una vera e propria svolta dal punto di vista dell’alimentazione sana e del mangiare “bio”. Si è infatti cambiata ottica e ci si sforza di condurre uno stile alimentare più o meno sano evitando tutto il cosìddetto cibo spazzatura e praticando una dieta a base di alimenti quasi primitivi. La creazione di eventi che possano ricalcare le caratteristiche culinarie dei vari Paesi del mondo è quindi fondamentale per tenere sempre a mente le proprie origini e valorizzare le proprie eccellenze.
Giulia Previti III C BS