CHARLES PERRAULT: LA FIABA NASCE ALLA CORTE DEL RE SOLE.
Siamo nel XVIII secolo alla corte del re Sole, e ad opera di Charles Perrault nasce la fiaba. Nato nel 1628 da una famiglia della ricca borghesia, come il padre studia legge e diventa avvocato al Parlamento di Parigi. Insieme al fratello Claude, famoso architetto che ideò la facciata del Louvre, frequenta circoli di intellettuali dove il passatempo preferito è raccontare fiabe.
Perrault decide di mettere per iscritto le fiabe popolari che prima venivano raccontate oralmente e pubblica una raccolta con il titolo “I racconti di mamma Oca” che però attribuisce al figlio Pierre, sperando che il re gli conceda il perdono per aver ucciso un ragazzo in duello. Le sue fiabe più conosciute sono: Cenerentola, Il gatto con gli stivali, La bella addormentata, Cappuccetto rosso e Pollicino. La trama è semplice, c’è un protagonista che deve risolvere una situazione, viene ostacolato da un antagonista, ma riceve l’aiuto di qualcuno. La fiaba in genere si conclude bene e dà un insegnamento morale; il bene trionfa sempre sulla malvagità ed i valori come l’onestà, la lealtà, il coraggio, vincono su tutto.
Lo stile invece è molto raffinato perché Perrault si rivolge alla nobiltà che era colta. Lo scopo della fiaba è istruire ma anche quello di divertire. Successivamente le sue fiabe sono state elaborate da altri scrittori fino alle più recenti e famose versioni che sono diventate dei film celebri della Disney. Come non ricordare la celebre Barbablù incentrata sulla storia di un uomo dalla barba azzurra che uccideva tutte le sue mogli nascondendole in una stanza. L’ultima moglie, però, riesce a scappare grazie all’aiuto dei suoi fratelli.
Ed ecco l’insegnamento: non lasciarsi guidare dall’eccessiva curiosità nelle proprie scelte. Fu proprio la curiosità, infatti, che portò l’ultima moglie vicino alla morte. Curiosità proprio per la sua furia omicida, negli anni il nome di Barbablù è stato dato come soprannome a diversi serial killer.
Anche la storia del gatto con gli stivali che aiuta il suo povero padrone a diventare ricco, ha moltissime versioni cinematografiche e animate (una delle più recenti è quella del Gatto del film “Shrek”). La trama di Pollicino invece è molto simile a quella di Hansel e Gretel dei fratelli Grimm, con l’orco al posto della strega. Una curiosità: Carlo Collodi, l’autore di Pinocchio, tradusse la fiaba in italiano con il titolo Puccettino.
Molti dei racconti di Perrault ebbero un grande successo, ma nel corso degli anni vennero “addolciti”. Oggi non leggiamo le fiabe originali perché lui le rivide cambiandone il finale, questo perché, in molti casi, non finivano molto bene. Ad esempio Cappuccetto Rosso, nella versione originale, non viene affatto salvata dal cacciatore, ma è invece divorata dal lupo perché si è fidata troppo di uno sconosciuto!
Chiara Italiano
classe IC scuola media Garibaldi