venerdì, Novembre 22, 2024
Il bello del Majorana

ECCO IL NUOVO MONITORAGGIO DEL PROGETTO “A SCUOLA DI OPENCOESIONE” EDIZIONE 2017/2018

Si Ri-PARTE…

È questo lo slogan che ci siamo voluti dare per ricominciare l’avventura del progetto “A SCUOLA DI OPENCOESIONE” che quest’anno ci vede partecipare per la seconda volta gareggiando da campioni uscenti. Nella passata edizione, infatti, partendo dal monitoraggio effettuato per partecipare ad ASOC1617, abbiamo poi deciso di affrontare anche una sfida ben più importante e prestigiosa, il concorso OPENGOV bandito dal Ministero PA e, sbaragliando enti di grande importanza come Regioni, Comuni, Province, Istat ecc., abbiamo vinto per la categoria “OPENDATA” il primo premio a livello nazionale.

Non è quindi una squadra inesperta o impreparata quella che sta scendendo in campo…

Il motore si è acceso qualche giorno fa e il nostro team, composto da 18 studenti della IIIA di Chimica dei Materiali e III A di Biotecnologie Sanitarie, che anche quest’anno sarà guidato dalle proff. Lucia Scolaro e Anna Maria Miroddi, ha voluto subito premere sull’acceleratore, mosso da un grande entusiasmo e tanta voglia di fare. Il monitoraggio scelto è il CERISI, il cui acronimo è la sintesi di CENTRO DI ECCELLENZA RICERCA E INNOVAZIONE STRUTTURE E INFRASTRUTTURE, un progetto di ben 21.339.515,00 euro che, come per STITAM nella passata edizione, rappresenta un orgoglio dell’Università di Messina a livello internazionale.

La sfida è importante, sia per i milioni di euro investiti e da monitorare, sia per l’interdisciplinarità del CERISI che, nella fattispecie, rappresenta l’insieme di più laboratori sofisticatissimi che incidono nel campo dell’Ingegneria Sismica, la Geotecnica e le Scienze della Terra, un importante nodo di studio integrato nello Spazio Europeo della Ricerca e delle Infrastrutture.

Non è stata una scelta casuale, ma ragionata partendo dal grande interesse che il monitoraggio di un progetto del genere può riscontrare negli abitanti tutto il nostro territorio che, è bene sottolinearlo, ricade su una delle zone a più alto rischio sismico del mondo, e cioè l’aria dello stretto di Messina.

Inoltre, gli ambiti sui quali opera il progetto sono sostanzialmente 8: “Salute e benessere”, “Alimentazione”, “Energia”, “Ambiente e Ecologia”, “Trasporti e Logistica”, “Beni e attività culturali”, “Social Innovation”e “Smart Cities”, tutti argomenti che per un gruppo di chimici e futuri ingegneri, rivestono un interesse particolare.

Il nome che il team ha scelto per questo nuovo monitoraggio civico è “LE VIBRAZIONI DELLA RICERCA”, dove la parola vibrazioni vuole essere vocativa sia dello spirito di entusiasmo con il quale stiamo iniziando questa nuova avventura, sia del rischio sismico con il quale conviviamo.

Il nome del team, invece, è ironicamente “Scala Richter”, che va benissimo per degli studenti “sempre in movimento” come noi…!

Nel gruppo, così come deve essere in un’organizzazione che si rispetti, ognuno ha il suo ruolo ed è quindi stato il nostro designer che ha proposto l’idea grafica che doveva rappresentarci, un logo che senza indugi, abbiamo approvato all’unanimità: Scilla (in Calabria) e Cariddi (in Sicilia) che simbolicamente, sullo stretto di Messina, si collegano attraverso un sismogramma. Questo logo, che al momento non rappresenta la versione definitiva ma solo una bozza, ci è sembrato particolarmente significativo per sottolineare che la Sicilia può e deve essere unita all’Italia non solo, ahimè, da eventi calamitosi, ma da tutte quelle infrastrutture che oggi mancano e ci costringono a viaggiare a velocità ridotta, sempre un passo indietro.

Quindi è stata la volta dei social media manager che si sono occupati in primis della creazione dell’account Google e poi dei profili social, Facebook, Instagram e Twitter, nonché del blog. Questo ci permetterà di allargare la nostra cerchia di contatti, di pubblicizzare adeguatamente l’impegno e i dati dell’attività di monitoraggio che si intende portare avanti e dare a tutti la possibilità di esprimere la propria opinione affinché il tutto non resti un lavoro chiuso in ambito scolastico, ma condiviso con l’intera comunità.

Il monitoraggio fatto già nelle aule scolastiche è molto importante, perché abitua noi giovani a chiederci come vengono spesi i fondi pubblici, sviluppando quel senso civico e di appartenenza che è l’unica strada possibile per diventare una nazione e un popolo migliore.

Quindi, noi siamo pronti…e voi? Non vi resta che seguirci sui nostri canali social, Facebook, Twitter e Instagram con il nome di “Le vibrazioni della Ricerca”: sarà una bellissima esperienza!

Vi aspettiamo…

Giada Quattrocchi e Mariangela Ruggeri

III A BS

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