Il Museo del “Gioco e del Giocattolo” di Ficarra
Il “Museo del gioco e del giocattolo” di Ficarra – paesino in provincia di Messina che gli alunni delle classi prime della scuola secondaria di 1° grado “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto hanno avuto modo di visitare giovedì 16 novembre – è situato sul terzo colle del borgo in quella che nel medioevo era una torre d’avvistamento e uno delle carceri più duri, con celle di punizione veramente terribili. La struttura fu abbandonata per più di 50 anni, ma nel 2007 il sindaco decise di realizzare al suo interno il “Museo dei giochi medievali” per renderla viva e frequentata da tutti. I giocattoli lì raccolti sono però delle riproduzioni. Si tratta di giochi che potevano essere di memoria o di fortuna; altri insegnavano ai bambini come stare seduti composti o li educavano alla guerra; altri ancora insegnavano il mestiere che avrebbero dovuto fare da grandi, come l’altarino, che faceva esercitare i bambini a fare i sacerdoti. Molto belli gli scacchi medievali di varie grandezze e con figure particolari che vengono oggi utilizzati in tornei storici nel borgo che richiamano molti turisti. Poiché l’edificio era inizialmente un carcere, anche questa parte è visitabile e si può vedere che i carcerati vivevano in celle con una scarsa igiene. Più il reato commesso era grave, più la cella era piccola e spesso, avendo la cella il tetto basso, il prigioniero non poteva stare in posizione eretta al punto che, se poi usciva di prigione, non riusciva più a camminare. Anche la partecipazione al gioco d’azzardo era considerato un reato e chi lo esercitava a volte doveva indossare la “collana del baro”, veniva portato in piazza dove veniva deriso, insultato o picchiato, e spesso incarcerato. Insomma, nonostante il suo passato, il “Museo del Gioco e del Giocattolo” di Ficarra, è oggi un luogo interessante e affascinante.
Viola Aragona
Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.
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