Mano destra sul cuore che piange
Fa male!
Fa male pensare che tra meno di 8 mesi cominceranno i Mondali, fa ancor più male esser consapevoli che la tua Nazione non ne farà parte; quella stessa Nazione nella quale hanno giocato i vari Totti, Del Piero, Inzaghi, Nesta…
Fa male perchè, nonostante le critiche, non ha perso solo Ventura, quella sera in quel di Meazza abbiamo perso tutti, ha perso Buffon, ha perso Belotti, ha perso Insigne, ha perso De Rossi, hanno perso i magazzinieri, hanno perso tutte le scuole calcio, hanno perso tutti gli allenatori, dalla Serie A alla terza categoria, ha perso chi ci sperava, ha perso anche chi non lo faceva, ha perso chi, come tutti i ragazzi della mia età, spera un giorno di indossarla quella maglia, ieri sera, ha perso il popolo italiano, ieri sera, ha perso l’ITALIA.
Fa male veder piangere il nostro capitano, fa male persino a chi, la Juventus, l’ha sempre odiata, fa male perchè in fondo quelle lacrime sono le lacrime di tutti NOI, noi affamati di gloria, noi non abituati a perdere, noi che dovunque andiamo, che sia il bar del paese,un ristorante di lusso, il barbiere o semplicemente i banchi di scuola, parliamo solo ed esclusivamente di calcio, noi orgogliosi della nostra Nazione, NOI ITALIANI.
Fa male sentir dire che il calcio italiano è finito, fa male perchè non lo meritiamo, fa male perchè dopo tutto c’è ancor chi spera in una rinascita, fa male perchè brucia, brucia dentro il cuore di tutti gli italiani, pensando a quel 9 Luglio 2006, pensando a Grosso, pensando alla gioia di Caressa, pensando a quella notte tra l’Italia in festa e qualche birra di troppo, pensando a Pirlo e Cannavaro, abbracciati, quasi tornati bimbi, rispecchiando un popolo intero, un popolo racchiuso in un calcio di rigore, come se quel rigore lo stesse tirando ognuno di noi, perchè tutti, in fondo, abbiamo sognato di indossare quella maglia.
Fa male, fa male e basta, fa male perchè l’estate che verrà avremmo preferito passarla nel solito bar, quello di sempre, forse in modo anche un po’ scaramantico, con la solita bandiera ed i soliti amici, tutti uniti, cantando quell’inno, urlando a squarciagola per un goal sbagliato o un rigore non dato, insultando il solito arbitro o esultando per un goal al 90′; tutto questo fa male, fa male dentro, verrebbe voglia di piangere, sfogarsi, è giusto essere delusi, incavolati, è giusta anche quella strana voglia di non voler più parlare di calcio, è giusto tutto e sarà ancor più giusto a Giugno.
Buon mondiale a tutti!
Samuele Vitale 3A MM