lunedì, Dicembre 23, 2024
Comprensivo Milazzo 1

Una donna tra tante…Rebecca Masika Katsuva … simbolo del coraggio in Congo.

La visita dell’Ambasciatore della Repubblica Democratica del Congo al Trifiletti di Milazzo, cui noi come scuola abbiamo preso parte, ha acceso i “nostri riflettori” ed il nostro interesse su questo paese pieno di contrasti, ricchissimo ma martoriato. La Repubblica Democratica del Congo è uno stato dell’Africa centrale che nonostante le grandi risorse come oro, diamanti, legno e una ricca vegetazione, presenta grandissime problematiche come la povertà, la costante guerra, le malattie, la fame e ultima ma non per importanza la violenza sulle donne. In Congo nascere “femmina” non è una grande gioia ed è per questo che le donne incinte non si augurano mai di avere figlie femmine, perché consapevoli che non avranno vita facile. La violenza sulle donne nasce perché i soldati vogliono seminare terrore, disgregare le famiglie, accanirsi da vili contro quello che per loro è il “sesso debole”.

I combattenti dei gruppi armati al confine tra Randa, Burungi e Uganda sono i principali emittenti di queste violenze; essi agiscono di notte prendendo alla sprovvista i villaggi, rapendo le donne per poi violentarle nelle foreste. I casi denunciati sono pochissimi, perché le donne hanno paura delle conseguenze, sono poche le donne coraggiose che per aiutare le altre, fanno sentire la loro voce e creano delle associazioni. Ma qualche donna non ha avuto paura, la coraggiosa Rebecca Masika Katsuva, nata il 26 maggio 1966, vittima di violenza per quattro volte, nel 1998   Masika è stata violentata con le sue figlie una di nove e una di dodici anni; le sue figlie dopo l’accaduto sono rimaste incinte e sono state ripudiate dalla famiglia del padre che a sua volta è stato ucciso qualche anno prima dallo stesso gruppo armato. Nonostante tutte le sue sofferenze, Masika ha avuto il coraggio per alzarsi più forte di prima, ha fondato 50 case di accoglienza nate come case di ascolto, in supporto a tantissime vittime di violenze. Molte persone la chiamano “Mama” Masika, perché ha fornito loro l’amore, l’ascolto ed il nutrimento che non avevano mai avuto prima. Ha dato loro qualcosa di più prezioso di qualsiasi terapia: l’amore incondizionato in un ambiente impregnato di paura, violenza e insicurezza. Nel 2010 Masika ha ricevuto il Ginetta Sagan Award for Women’s and Children’s Rights da parte di Amnesty International USA. Purtroppo si è spenta il 2 febbraio del 2016 per malaria a pochi mesi dal suo cinquantesimo compleanno.

Uno strano destino accomuna le donne ai nostri antenati, non sono soltanto le donne infatti a soffrire in Congo, ma anche i grandi primati congolesi, gorilla (Gorilla beringei graueri), bonobo (Pan paniscus) e scimpanzé (Pan troglodytes), non se passano affatto bene, minacciati dalla guerra civile, dalla perdita di habitat e dai bracconieri, che poi ne vendono la carne nei mercati locali, la cosiddetta “bushmeat”. Negli ultimi vent’anni le popolazioni di bonobo, specie che abita solo nelle foreste pluviali della Repubblica Democratica del Congo, hanno subito un inesorabile declino. Le donne potrebbero essere fondamentali per la conservazione delle grandi scimmie africane e molti scienziati hanno dimostrato che quest’ultime avendo una certa affinità con le scimmie, potranno contribuire alla loro conservazione. Un modo per ridurre la caccia alle grandi scimmie, è quello di fornire mezzi di sussistenza alternativi alle famiglie, in particolare alle donne, che vivono vicino agli habitat di questi animali. La BCI aiuta le donne, finanziando progetti pilota di microcredito, aiutandole a lanciare, ad esempio, la produzione di saponi o di indumenti. Ma c’è ancora tanto da fare!

 

Maja Salmeri – Aurora Pavone

Scuola media Garibaldi

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