martedì, Novembre 5, 2024
Costume e Società

PROGETTO LEGALITA’: VIETATO MORIRE!

Sappiamo tutti quanto sia importante soprattutto durante il periodo dell’adolescenza acquisire determinati valori che porteremo con noi durante il corso della nostra vita, che saranno riflesso dei nostri comportamenti ed atteggiamenti, del nostro essere e alla base di tutti i rapporti interpersonali che andremo ad instaurare con le altre persone.

La scuola svolge un ruolo fondamentale da questo punto di vista, essa ha infatti l’incarico non solo di insegnarci tutte quelle discipline che faranno parte del nostro bagaglio culturale ma anche e principalmente educarci al rispetto delle regole, ad essere uomini e donne consapevoli e cittadini responsabili del domani. A tal proposito, il nostro istituto, lo scorso anno, ha fatto intraprendere a noi ragazzi uno straordinario viaggio all’interno di uno dei principi presente sempre nei discorsi di tutti, ma raramente nelle azioni vere e proprie di qualcuno: la legalità. Il progetto si è presentato quindi come una sorta di percorso di formazione, che ha visto coinvolti da vicino coloro che nella vita di tutti i giorni si occupano di mettere in pratica le norme della legge e di operare affinchè la legalità sia attuata nel mondo che ci circonda. Abbiamo avuto l’onore di ospitare all’Ettore Majorana il sostituto procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto, la dottoressa Paiola con il Gip dott. Gugliotta, la quale dottoressa ha tenuto un vivace dibattito, sensibilizzando il suo giovane pubblico alla giustizia e presentandosi disponibile nell’essere sottoposta ad un’intervista che ha coinvolto numerosi ed interessanti aspetti relativi al suo lavoro.

Il nostro itinerario verso la legalità si è composto da alcuni punti fondamentali: uno dei quali è stato la partecipazione ad un concorso legato al viaggio della “Nave della Legalità”, un appuntamento ricorrente anno dopo anno che mira a far riemergere il ricordo in tutti noi delle celebri ed allo stesso tempo disastrose e tragiche vicende della Strage di Capaci e Via D’Amelio. Nel primo attentato organizzato da Cosa Nostra in Sicilia il 23 maggio 1992, morì il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie e tre agenti della scorta. Lui insieme al collega Paolo Borsellino che, invece fu ucciso nel successivo atto terroristico, sono simboli concreti del sacrificio per il sostegno e supporto contro la mafia, due eroi che hanno dato la vita per portare avanti i propri ideali. Così anche noi abbiamo voluto unire le nostre voci e stendere le nostre lenzuola bianche, partecipando a questa iniziativa e girando un cortometraggio che ci ha resi primi classificati nella regione Sicilia, dando l’opportunità ad alcuni ragazzi di partecipare al viaggio con la Nave della Legalità. Un’esperienza che è stata definita indimenticabile da coloro che l’hanno vissuta e che senz’altro ha lasciato una traccia indelebile viva nel ricordo di ognuno, una sensazione da provare almeno una volta nella vita. Il viaggio si è concluso con l’arrivo nella città di Palermo, nella data precedentemente citata che è divenuta l’emblema del conflitto in opposizione all’omertà. In tale occasione si sono tenuti due cortei che hanno avuto come destinazione l’Albero Falcone in via Notarbartolo, a cui hanno partecipato un numero clamoroso di studenti. Durante il corso dell’evento si sono esibiti inoltre numerosi artisti, tra cui Ermal Meta che ha incorniciato la commemorazione con il suo singolo “Vietato morire”.

A termine dell’anno scolastico non abbiamo di certo abbandonato le nostre orme, infatti abbiamo coronato le vacanze estive con la lettura del libro-inchiesta “Giardino della Memoria” di Martino Lo Cascio, un libro che ci ha posto di fronte al sequestro e all’assassinio di un adolescente come noi, Giuseppe Di Matteo, una lettura coinvolgente per la presenza di trascrizioni di parte del processo e altrettanto forte per la tematica trattata. Esso ha incentivato in noi il concetto di lotta contro la mafia, ispirato la nostra sensibilità ma specialmente promosso e stimolato quella che corrisponde all’idea auspicata di cittadinanza attiva.

 

Enora Mazzeo, Dalila Cuppari III C BS

Un pensiero su “PROGETTO LEGALITA’: VIETATO MORIRE!

  • Valentina

    Mi è piaciuta molto questa iniziativa.
    I giovani sono il futuro del paese e naturalmente bisogna sensibilizzarli già da ragazzi in modo che rendano il loro futuro migliore e nella” legalità “..

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