Messina celebra la sua Marineria: un viaggio nella storia
Dal 5 all’ 8 ottobre la città di Messina ha avuto il piacere di ospitare la seconda edizione della festa della Marineria. Per l’occasione, aperta la Base Navale per consentire visite a bordo delle Unità della Marina Militare, della Capitaneria di Porto, dell’Arma dei Carabinieri e della guardia di Finanza.
E per la gioia dei numerosi visitatori anche quest’anno è attraccata a Messina in occasione dell’evento, la bellissima nave scuola Palinuro.
Varata in Francia nel 1934 era stata adibita come nave da pesca; nel 1951 la Marina Militare italiana la acquistò per affiancare l’Amerigo Vespucci nel compito di nave scuola, compito da cui è stata assolta la Cristoforo Colombo, ceduta all’Unione Sovietica in riparazione ai danni della Seconda guerra mondiale.
Così la nave ebbe il compito di addestrare gli allievi sottufficiali nocchieri e motoristi della Marina. Ribattezzata “Palinuro” per onorare il Nocchiere di Enea (nell’Eneide di Virgilio), la nave ha sposato il motto “Faventibus Ventis” che tradotto dal latino sta a significare “col favore dei venti”.
Sul molo vicino alla nave protagonista, vi erano inoltre gli stand delle altre forze armate con in esposizione i loro mezzi di servizio, ad esempio il blindato Puma in dotazione all’esercito, le moto sirenate Aprilia del corpo dei carabinieri o il quad Polaris della Guardia Forestale.
Da quest’anno è stato inoltre possibile visitare il pattugliatore multiruolo, Monte Sperone, il più grande mai costruito per la Guardia di Finanza, insieme al gemello Monte Cimone (non aperto al pubblico). La nave svolge diverse mansioni come l’anti pirateria, controllo dell’immigrazione e operazioni anti droga; riguardo a quest’ultima funzione, sono stati trasmessi a bordo della nave diversi video testimonianza che documentavano l’operazione: si possono vedere gli incursori a bordo degli appositi gommoni, calati in mare direttamente dallo Sperone, affiancare e salire con la forza su una nave “non collaborativa” che trasporta tonnellate di droga.
Il comandante della nave ha inoltre sottolineato che i porti siciliani sono ormai colmi di navi sequestrate, che occupano diversi metri di banchina creando disagi alle navi commerciali, che attraccano nei medesimi porti.
È stato anche aperto al pubblico il Forte San salvatore, che accoglie al suo interno una mostra fotografica, presa dagli archivi della Marina Militare. Esposte inoltre antiche apparecchiature di bordo come radio-telegrafi e diversi modelli in scala ridotta delle navi della Marina.
Il forte, costruito nel 1537 dall’Ingegnere Militare Antonio Ferramolino, coadiuvato dal matematico Francesco Maurolico, per l’occasione è stato illuminato di sera con i colori della bandiera italiana. Costruito durante la dominazione Spagnola sui ruderi della vecchia torre medievale di S. Anna e del monastero del SS. Salvatore, è posizionato in un punto altamente strategico, poiché, data la sua estensione, consentiva la difesa sia della parte esterna che quella interna del porto.
Il forte ha subito diverse manutenzioni dovute agli agenti atmosferici, solo nel 1934 fu innalzata una stele alta 53 MT che sorregge la statua in bronzo dorato della Madonna benedicente che tutti noi oggi abbiamo la possibilità di ammirare, opera dello scultore Tore Calabrò.
La festa della Marineria accoglie sempre più visitatori, un’occasione che offre al nostro territorio la possibilità di toccare con mano il lavoro che svolgono le forze armate di mare e anche quelle di terra, il tutto incorniciato dallo splendido mare siciliano.
Gabriele Raffa III B EN