L’importanza di appartenere ad un gruppo
Sin dall’antichità l’uomo per sopravvivere ha sentito l’esigenza di aggregarsi ad un gruppo. I popoli aiutandosi a vicenda infatti hanno favorito la caccia ed il raccolto aumentando la crescita della società.
Nell’epoca attuale, dal momento in cui nasciamo, entriamo a far parte del gruppo per eccellenza, la famiglia.
Durante la crescita si entra a far parte del gruppo scolastico, sportivo, delle proprie amicizie ed a quello lavorativo.
Ma è davvero importante sentirsi parte di un gruppo?
Certamente è uno dei fattori principali per far parte della società e crescere interiormente. Soprattutto per un adolescente, sentirsi accettato in una comitiva è uno degli aspetti più importanti nella vita; così facendo impara ad affrontare i problemi, accresce la propria indipendenza, la propria autostima e sicurezza personale e pian piano forma la propria identità.
In un gruppo in generale, si ha la possibilità di esprimere le proprie opinioni e di rispettare quelle altrui imparando a lavorare di squadra. Qualcuno potrebbe ribattere che esistono dei gruppi come i vandali o i bulli che svolgono un ruolo antisociale; ma siamo noi a scegliere da che parte stare!
L’imprenditore statunitense Henry Ford, fondatore della Ford Motor Company (società produttrice di automobili) esprime la propria opinione sull’importanza del gruppo soprattutto in ambito lavorativo: “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo”.
Con questo motto Henry Ford vuole spiegare che il solo fatto di mettere delle persone nello stesso gruppo non le porta automaticamente a raggiungere risultati soddisfacenti, ma per riuscire ad ottenerli è necessario che le stesse siano disposte a collaborare reciprocamente per riuscire ad ottenere obiettivi comuni.
In conclusione si può riaffermare che: l’unione fa la forza.
Davide Lipari II E BS