Il corto Idris, vincitore del Progetto MigrArti 2017
Vincitore del Progetto MigrArti 2017, il cortometraggio “Idris” è sbarcato alla 74esima Mostra internazionale di Arte cinematografica di Venezia ed è passato sul sito Rai Cinema Channel, Rai cinema Web e ad ottobre sarà su Rai Uno in terza serata con l’attrice campana Francesca Amodio. Cortometraggio prodotto da Kassim Kaleh, la sceneggiatura porta la firma di Heidrun Schleef, Alessia Gallo e Adriano Chiarelli, alla produzione invece Luca Cabriolu e Andrea Di Blasio per Ombre Rosse Film. Girato tra il 14 ed il 16 giugno a Roma, nel quartiere Tuscolano, è stato montato da Massimo Quaglia presso la Seagull Production. Il corto è “sbarcato” anche nella mia classe, dove ne abbiamo preso visione ed abbiamo rivissuto la storia del protagonista Idris, un piccolo profugo somalo di 10 anni, uno dei pochi sopravvissuti all’ennesimo naufragio nel Mar Mediterraneo, magistralmente interpretato da Terry Idahosa Okopjie. Interamente ambientato in una piscina del quartiere Tuscolano a Roma, la tematica non poteva essere più attuale di questa. L’intreccio delle diversità cromatiche crea la consapevolezza dell’unicità di ogni singola sfumatura e attraverso un gruppo di piccoli disadattati, il corto lancia un forte messaggio sociale di integrazione ed accoglienza. Questo corto, vuole farci riflettere, su come vengano visti agli occhi dei bambini temi così delicati come quello dell’integrazione, ci mostra come i più piccoli vedano la differenza di carnagione, lingua, religione e cultura, e ci mostra come Idris si senta psicologicamente, quando viene preso in giro dagli altri ragazzi che invece di aiutarlo, lo isolano e lo considerano diverso. Ci fa comprendere inoltre, la paura del protagonista nel rivivere certe esperienze traumatiche che però riesce ad esorcizzare. Quella piscina in cui Idris ha il coraggio di buttarsi assieme ad altri ragazzini, servirà a ripensare e superare attraverso un doloroso flashback, il dramma del viaggio che lo ha portato in Italia, sui barconi della speranza in balia delle onde, in mezzo ad un mare nemico che ha inghiottito i suoi genitori. Il tutor del campo estivo cerca di farlo integrare agli altri bambini che come lui hanno storie difficili alle spalle. Alla fine ecco il messaggio di speranza per tutti; finalmente i bambini ed i ragazzi che lo avevano isolato, giocano e scherzano felici con Idris e assieme si avviano in una spiaggia a bordo di un furgoncino. Andranno al mare, un mare amico. Ecco, io penso che il rispetto e l’accettazione del diverso per lingua, religione e cultura siano “regole” fondamentali anche per gli adulti. Si deve sempre rispettare il prossimo, se vogliamo che il mondo inizi davvero a cambiare o perlomeno a migliorare un po’. Questo corto ci aiuta a capire.
Eloisa Angemi
Classe III B scuola media Garibaldi