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ROMETTA RIEVOCA LA CADUTA PER MANO DEI SARACENI

Rometta, ridente cittadina arroccata su un colle dei Peloritani, di rimpetto a Dinnammare, rievoca un pezzo della sua più che millenaria storia. L’intera giornata di Domenica 6 Agosto sarà dedicata al ricordo del periodo della sua caduta per mano saracena avvenuta nel 965 d. C.

Le origini di Rometta, nella sua attuale posizione, risalgono sicuramente al periodo antecedente ai Bizantini.

Diversi reperti archeologici testimoniano che nei suoi dintorni vi erano insediamenti umani dalla prima metà del Neolitico, circa 4000 anni prima di Cristo, fino all’Età del ferro.

Nel periodo tra il V e III secolo a. C. è datata una necropoli che si trova sulle pendici del Palostraco.

Intorno al V secolo d. C., s’insediò una comunità greco – latina che era fuggita dalle coste del Tirreno, frequentemente attaccate da invasioni vandaliche.

Grazie alla sua posizione di fortezza naturale , oggi rimane un tratto di mura merlate a Porta Messina, Rometta assunse un ruolo  strategico sulla strada che da Messina conduceva a Palermo.

La fortezza di Rometta poteva bloccare la marcia d’invasori che tentavano di raggiungere Messina. Durante l’invasione araba della Sicilia, i Bizantini di Messina si erano asserragliati a Rometta, proprio per difendersi dall’invasore.

La cittadina fortificata fu occupata duramente per due anni dal 963 al 965 e gli abitanti si distinsero per estremo eroismo e per la difesa fino alla morte .

In loro soccorso  fu inviata da Costantinopoli un’armata di trentamila uomini per rompere l’assedio arabo e riconquistare la Sicilia.

Nei giorni 24 e 25 ottobre 964 quest’armata si scontrò con i Saraceni, guidati dal condottiero Ibn ʿAmmār, e, dopo una cruenta battaglia, fu sconfitta e costretta alla fuga. L’assedio continuò fino ai primi di maggio del 965.

I romettesi, stremati dalle continue pressioni, racconta una leggenda, confezionarono del formaggio con il latte delle donne che allattavano i propri figli e lo lanciarono verso il nemico, a dimostrazione che avevano ancora cibo e che potevano rifiutare le ripetute offerte di resa degli invasori.

Rimasti in pochi a difendere la fortezza e stremati dalla fame, fecero uscire fuori dalle mura donne, bambini e anziani che furono accolti dagli Arabi.

All’alba del 5 maggio 965 fu sferrato l’attacco conclusivo alla fortezza. I romettesi si difesero strenuamente fino a cadere tutti in combattimento. Rometta fu saccheggiata e incendiata perché non si era arresa.

Per celebrare l’evento  è stata organizzata una giornata di rievocazione che  inizierà, alle ore 10:00, con il convegno dal titolo: “Rievocazione assedio e conquista di Rometta” (965 d.C.) nel quale interverranno per i saluti istituzionali, il Sindaco Avv. Nicola Merlino e l’Assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana della nostra regione, Prof. Carlo Vermiglio e i Relatori Piero Gazzara, Pippo Pandolfo, Filippo Scolareci e Giuseppe Ardizzone Gullo.

Alle ore 12:00 ci sarà la visita guidata alla Chiesa del San Salvatore (Chiesa Bizantina).

Alle ore 17:00, a Porta Messina ci sarà l’esibizione e la rappresentazione della conquista araba e la partenza del Corteo Storico in costume d’epoca, con musici e sbandieratori.

All’arrivo del Corteo, in Piazza Margherita, inizierà la partita a scacchi vivente tra Bizantini e Saraceni.

Alle 20:30 è prevista la visita guidata delle Grotte Saracene e alle 22:00 si concluderà la giornata a Porta Messina, con degustazioni gastronomiche del tempo dei Saraceni.

 

Rosario Saccà

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