FAI BEI SOGNI
La lettura coinvolgente ed il tema avvincente sono gli elementi basilari del romanzo “Fai bei sogni”, il capolavoro di Massimo Gramellini.
Una storia molto triste , comune purtroppo a molti adolescenti, che logora la vita del protagonista come un tarlo per tutta la sua esistenza.
Impostato come un lungo flashback che termina pochi capitoli prima della conclusione, racconta la condizione di un orfano di madre che scoprirà la verità a quaranta anni dalla sua dipartita.
Gli elementi scaturiti dall’assenza sono fondamentali per rendere difficile la vita di un adolescente , figlio unico, che dovrà abituarsi a viverla con la presenza di un padre piuttosto assente .
Il piccolo, nell’intento di rifiutare la realtà, finisce per smarrire se stesso. Trascorre la propria adolescenza camminando in punta di piedi e a testa bassa perché ha paura di alzare gli occhi al cielo ma anche di avere un duro contatto con la terra.
Massimo da adulto si “ritrova” giornalista ed anche questa professione gli farà conoscere storie molto simili alla sua.
Nel 1993 viene inviato a Sarajevo per seguire gli eventi bellici.
Qui incontra Salem, orfano a causa di una bomba e ferito allo stomaco da un cecchino. Chiede aiuto a un benefattore del luogo per portare il piccolo in Italia, ma la morte è più veloce e lo porta con sé.
Questa vicenda lo segna particolarmente perché echeggia come un ricordo che esplode con una cadenza continua nella propria esistenza.
Nella vita di Massimo c’è sempre la speranza di poter superare il dolore ma manca la capacità di farlo autonomamente. Sarà l’incontro con Elisa che lo aiuterà ad affrontare le sfide provenienti dall’infanzia.
“Fai bei sogni” è il romanzo che lo farà uscire da una lunga analessi e lo riaggancerà al presente.
Il libro è diventato un film con la regia di Marco Bellocchio e interpretato da Valerio Mastrandrea.
ALESSANDRA DI BLASI