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IL TALENTO NON HA ETÀ: INTERVISTA AD ADELE SCROFANI

L’elegante Sala Sinopoli del teatro Vittorio Emanuele di Messina ha ospitato una manifestazione musicale emozionante e di forte valenza culturale e sociale.

Domenica 25 giugno, infatti, la musica è stata la protagonista di un evento che investe nelle doti di giovanissimi talenti, ragazzi e ragazze appassionati di una forma d’arte poco consueta per questa fascia d’età. Ha avuto luogo, infatti, la Rassegna Giovani Musicisti in cui l’amore per la musica ha saputo annullare i confini generazionali, intersecando Mozart, Debussy e Beethoven ad Armstrong e Dalla e ha messo in mostra la passione per strumenti apparentemente lontani, secondo triti luoghi comuni, dal mondo dei giovani come la fisarmonica o l’arpa.

Incontriamo dunque una giovane musicista, protagonista dell’evento, per tastare le emozioni vissute durante la manifestazione e per comprendere meglio il percorso di formazione affrontato con il suo giovanissimo talento.

Si chiama Adele Scrofani, è un’arpista che nella Rassegna ha dato prova delle sue doti artistiche nella IV Sonatina di F. I. Naderman.

Quanti anni hai e da quanto tempo studi musica?

Ho 14 anni e studio musica da 4, avendo frequentato una scuola media ad indirizzo musicale.

Com’è nata la tua passione per la musica e per uno strumento così particolare come l’arpa?

In quinta elementare ero incuriosita dalla musica. Ho sostenuto dei test preselettivi per poter studiare uno strumento alle scuole medie. Mia madre mi ha consigliato di scegliere uno strumento particolare come l’arpa.

Per quale motivo la tua scelta è caduta su uno strumento a corde piuttosto che a fiato?

Gli strumenti tra cui scegliere erano arpa, pianoforte, chitarra e tromba: quest’ultima, quindi, l’unico strumento a fiato, ma non ne apprezzavo particolarmente il suono.

Quanto è importante la presenza dell’arpa in un’orchestra? Con quali strumenti lega maggiormente?

In un’orchestra la presenza dell’arpa non è fondamentale, ma accompagnando gli altri strumenti produce un suono d’insieme gradevole. L’arpa lega maggiormente con il violino e anche con il flauto.

Hai mai suonato in duetto con un altro strumentista?

Non ho esperienza di duetto, ma di ensamble con le mie compagne di arpa. Con loro ho partecipato a molte rassegne musicali in diverse città d’Italia. Grazie allo spirito d’iniziativa dell’insegnante Valentina Celesti, nel marzo 2015 abbiamo fatto un gemellaggio musicale a Lanuvio con un’arpista proveniente dal conservatorio di Mosca. Negli anni successivi abbiamo partecipato alle rassegne organizzate dalla Salvi a Napoli e a Roma.

In che modo concili i tuoi impegni di giovane studentessa con la musica?

Quest’anno, avendo iniziato a frequentare una scuola superiore, ho continuato a studiare arpa privatamente presso una scuola musicale, sempre con la stessa insegnante. Facevo una lezione singola a settimana e due volte al mese provavo insieme al mio gruppo.

Credi che i tuoi coetanei apprezzino la musica classica? E in che modo bisognerebbe far crescere questo interesse tra le nuove generazioni?

I miei coetanei non apprezzano la musica classica, ma un modo per poter diffondere questo genere di musica nelle nuove generazioni sarebbe adattare delle canzoni moderne a degli strumenti classici.

Quali brani musicali ami particolarmente eseguire e perché?

Amo particolarmente eseguire con l’ensamble brani come “La vita è bella” e la “Polka in C”.

La Rassegna giovani musicisti è stata una splendida manifestazione improntata sulla passione per la musica e la valorizzazione dei giovani talenti. Che cosa ha significato per te prenderne parte?

In questa rassegna sono riuscita a dimostrare ai presenti il lavoro svolto in un anno e per me è stato molto bello partecipare.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Includono la tua passione per la musica?

Non ho ancora le idee ben chiare sul mio futuro, so solamente che mi piacerebbe continuare il mio percorso musicale e vorrei riuscire un giorno a far parte di un’orchestra.

 

E noi della Redazione non possiamo che augurartelo di cuore!

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