lunedì, Dicembre 23, 2024
Sport

INTERVISTA ALLA CAMPIONESSA DI EQUITAZIONE MARIKA SAPORITO

Incontro Marika Saporito, studentessa della III B BS dell’ITT Ettore Majorana di Milazzo, e mi rilascia una piacevole intervista.  Pratica da 6 anni l’equitazione, una disciplina sportiva poco diffusa, che unisce alle abilità fisiche anche un grande amore per la natura.

LO SPORT CHE HAI SCELTO DI PRATICARE NON È MOLTO DIFFUSO, È LEGATO ALLA TUA PASSIONE PER I CAVALLI?

Si. Fin da quando ero piccola sono sempre stata attratta dai cavalli. Un giorno mia madre mi fece fare un giro su un pony e pian piano iniziai a prendere delle lezioni di equitazione. Con il passare del tempo i miei genitori mi comprarono un cavallo e da quel momento capii che avrei voluto assolutamente praticare questo meraviglioso sport.

AMI MOLTO LA NATURA?

Si. È importante vivere all’aria aperta ed avere contatto con gli animali. Il tempo a loro dedicato arricchisce il nostro spirito perché dall’unione tra l’uomo e la natura nascono grandi sinergie che maturano in buoni successi. Durante l’adolescenza è importante vivere un legame molto forte con un animale perché aiuta a crescere meglio.

QUANTO TEMPO DEDICHI QUOTIDIANAMENTE ALLA CURA DEL TUO CAVALLO? 

Ogni giorno dedico 4-5 ore. È impegnativo ma lo faccio con molto amore.

COME RIESCI A CONCILIARE LO SPORT CON LA SCUOLA?

A volte mi è difficile conciliare lo sport con la scuola, mi alleno tutti i giorni quindi non ho molto tempo, però con la buona volontà e tanto spirito di sacrificio riesco ad organizzarmi.

QUAL È STATA LA TUA VITTORIA PIU’ IMPORTANTE?

Ho vinto parecchie gare durante gli anni ma a Trapani durante il Trofeo Sicilia ho ottenuto il 4º posto su 60 partecipanti.

NELLA ZONA IN CUI ABITI LE STRUTTURE SPORTIVE SONO ADEGUATE ALLA TUA ATTIVITA’?

Si, vi sono diversi maneggi ben attrezzati per la pratica dell’equitazione quindi non è necessario spostarsi per raggiungere altre strutture.

CHE COSA CONSIGLIERESTI AI RAGAZZI CHE VOGLIONO INIZIARE L’ATTIVITA’ SPORTIVA?

Consiglierei di provare a seguire le loro passioni e di non abbattersi ai primi ostacoli che incontreranno perché anche le sconfitte servono per imparare.

CHE COSA PENSI DEL DOPING?

Penso che non sia una cosa corretta, perché alla base dello sport ci deve essere la lealtà.   Una persona che vince barando non è un atleta che sacrifica il proprio tempo ad allenarsi. È brutto pensare che chi si allena con fatica venga battuto da chi ha lavorato per metà del tempo. La correttezza deve essere la base dello sport.

 

Cambria Alessia 3°B EN

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