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IL G7 DI TAORMINA

Il G7 consiste in un incontro fra le più grandi potenze del mondo industrializzato e per la precisione Italia, Stati Uniti d’America, Canada, Giappone, Germania, Regno Unito e Francia, che si terrà il 26 e il 27 maggio 2017 nella ridente cittadina di Taormina, in provincia di Messina.
Nonostante la Sicilia sia una fra le regioni più densamente popolate d’Italia, la più grande per estensione geografica e fra le cinque a Statuto Speciale, spesso l’isola è alla ribalta, purtroppo, non per le sue bellezze naturali o per la sua storia e le sue bellezze architettoniche ma per degli avvenimenti negativi di cronaca.
Anche la locandina pubblicizzante l’evento è stata oggetto di polemiche a causa della, poca felice realizzazione di un’immagine in cui un uomo, abbigliato con vestiario di inizio secolo scorso  dell’entroterra siculo, con bretelle, coppola in testa e sigaro in bocca è intento a guardare una ragazza, di carnagione olivastra, abbigliata con un abito bianco atto a far risaltare maggiormente il suo incarnato.
Forse sarebbe stato più accattivante far vedere gli splendidi scorci di panorama che si possono ammirare sia da Taormina stessa(la baia di Taormina, l’Isola Bella, il Teatro Greco, Villa Ciampoli, Villa Nelson etc.) che da tutto il circondario. Alcuni hanno visto un senso ironico a questa pubblicità definendola la tipica pubblicità “ spaghetti e mandolino’’, sinceramente noi, siciliani in generale e messinesi in particolare, non siamo riusciti ad apprezzare questa ironia e ne siamo rimasti piuttosto sconcertati.
Anche se la Sicilia con la sua storia millenaria,  la sua cultura multietnica , le sue bellezze naturali, paesaggistiche e culturali non si può racchiudere in pochi fotogrammi sicuramente si è persa un’occasione per accendere un faro sulle sue bellezze.
Bastava uno scorcio del Teatro greco, della mostra su Caravaggio e Antonello da Messina a palazzo Ciampoli, dei negozi caratteristici di ceramica di Caltagirone, l’immagine dell’Isola Bella, del panorama con l’Etna sullo sfondo che si vede dal Belvedere di Taormina, di uno splendido tramonto sul mare per creare uno splendido biglietto da visita.
Notevoli sono stati invece, per contro, gli sforzi di tutta l’organizzazione per apportare le migliorie necessarie a rendere il luogo ‘’sicuro’’ e accogliente.
Notevole è il dispiegamento di mezzi e uomini affinché  tutto proceda nel migliore dei modi. Sicuramente qualche disaggio alla cittadinanza la sta creando, ma è un male minore da accettare affinché tutto proceda per il meglio.
Come dicono gli stessi taorminesi: ‘’siamo abituati a ricevere turisti anche di grande prestigio, quindi non ci preoccupano i disaggi in cui incorreremo (pass residenti – controlli e posti di blocco etc.) se ciò porterà una maggiore conoscenza del luogo da parte di tutto il mondo.
Tutti i 5 hotels a cinque stelle di Taormina sono stati mobilitati per alloggiare i politici ed il loro entourage, gli altri hotels di Taormina e Giardini Naxos, invece, saranno utilizzati per alloggiare le forze dell’ordine, i militari, i giornalisti, la sicurezza e l’intelligence. E’ un’occasione, più unica che rara, per dimostrare che siamo perfettamente in grado di organizzare grandi eventi e farli svolgere in piena sicurezza.
Anche il giro d’Italia di ciclismo si è svolto splendidamente e senza nessun intoppo, regalando a tutti una grande soddisfazione per gli sforzi fatti.
Anche il presidente Trump, che, in un primo momento, voleva alloggiare su una portaerei a largo della base navale di Sigorella, alla fine si è convinto ad alloggiare nella splendida cornice dell’hotel Timeo, albergo situato di fronte al teatro greco con vista sulla baia di Giardini Naxos e l’Etna. I meeting si terranno invece nella splendida cornice dell’hotel San Domenico, ex convento del XV secolo a cui si è aggiunta, successivamente, nel 1896 un’altra ala, con affaccio sull’Etna e la baia di Taormina.
Oltre a questo bellissimo panorama vedibile dagli hotels, sicuramente, queste personalità, non potranno non apprezzare la bellezza del teatro greco di Taormina, della mostra allestita appositamente per loro a palazzo Ciampoli su Caravaggio e Antonello da Messina, la stupenda Isola bella  e tutti i caratteristici paesaggi delle vie e dei vicoli di Taormina ricchi di negozi di lusso e di negozi di ceramiche di Caltagirone.
Non bisogna dimenticare e far dimenticare a politici, critichi d’arte e cittadini comuni che la Sicilia oltre ad essere stata colonizzata dai greci, infatti, è chiamata anche Magna Grecia, grazie alla sua posizione strategica al centro del Mediterraneo è stata crocevia dei più importanti traffici commerciali e fu colonizzata anche dai Turchi, dai Normanni, dai francesi, dagli spagnoli, assorbendo ed acquisendo da ciascuno di questi popoli usi, costumi, culture. Ecco perché oggi si possono ammirare  a Taormina, in piccolo, ma in tutta la Sicilia in grande,  le bellissime eredità storiche e architettoniche che sono giunte fino a noi.
Per i politici italiani non sarà, sicuramente, una sorpresa passare un’altra volta dalla bella Sicilia, ma, anche per loro, è un’occasione per osservarci con occhi diversi, senza remore e preconcetti…
Alcuni siciliani sono perplessi di come simili esponenti della politica globale come Donald Trump, Angela Merkel, possano restare abbagliati da tali bellezze che per noi, ormai sono nell’ordinario quotidiano.
Ciò accade per ogni cittadino nei confronti della propria città madre; anche se ritengo che ogni siciliano dovrebbe maggiormente sentire l’orgoglio e il senso di appartenenza al proprio luogo natio.
Purtroppo a volte le scelte derivanti dal proprio lavoro, dalla speranza di avere un avvenire migliore o, semplicemente, la voglia di cambiare aria ci porta ad allontanarsi dal proprio luogo natio, e,  addirittura, dalla propria nazione, non rendendoci conto che, con l’aiuto di tutti, si può rendere il proprio Paese il luogo ideale per la propria crescita e realizzazione.
Per le decisioni che grandi potenze globali dovranno assumere sull’evoluzione dell’Europa e sulle scelte politiche da adottare in varie vicende di politica internazionale, l’ambiente circostante potrà  fare solamente da cornice e sfondo in quanto, sicuramente, le bellezze sceniche, naturali, storiche e artistiche non mancheranno.
È una vera e propria occasione per far mettere in luce l’isola a livello globale e per rivalutarla come un tempo e, magari, un giorno più gente sceglierà di avere come meta dei propri viaggi la Sicilia come al tempo del ‘’grand tour’’nel  1800 e, sarebbe un successo insperato se un turista,colpito dalla nostra regione decidesse di venisse a viverci e lavorare per costruire il proprio avvenire nella nostra terra, che ha il diritto di essere valorizzata e amata come merita.
È anche vero, però, che questo evento non ha soltanto  aspetti positivi; per avere l’occasione di fare da sfondo ad un evento simile i cittadini non potranno muoversi al di fuori della città per motivi di sicurezza.
In questi giorni i taorminesi vedono passeggiare per le strade della loro città centinaia, se non migliaia, di forze dell’ordine italiane e americane.
Ciò è un buon segno perchè significa che tutta la macchina organizzativa in Sicilia si è mobilitata per garantire, come dice lo stesso primo cittadino, Eligio Giardina, il quale dà assolutamente ragione ai propri cittadini  quando asseriscono che anche i disagi che stanno sopportando per ora e che sopporteranno per tutta la durata del G7 serviranno a far stare “tranquille” le sette potenze mondiali e loro stessi.
Io stessa, come cittadina messinese, credo inoltre che non sia molto giusto che l’autostrada Taormina-Catania sia stata riasfaltata mentre , al contrario, quella di Messina, non è stata neanche presa in considerazione.
Ciò non è assolutamente patriottismo ma, ritengo, che sarebbe stato più equo inserire anche la tratta Taormina -Messina delle ristrutturazioni varie collegate a Messina (capoluogo di provincia della città).
È anche vero che, ormai, i taorminesi si ritengono molto più catanesi piuttosto che messinesi sia per la vicinanza geografica ravvicinata a loro, sia per il carattere più imprenditoriale che hanno rispetto ai messinesi.
Un altro argomento su cui ancora non è stata presa una decisione riguarda il futuro dell’impianto di atterraggio dell’elicottero americano (elipista) che porterà nella nostra regione il presidente degli USA Donald Trump.
Ritengo che una buona scelta potrebbe essere quella di trasformare il sito in un eliporto turistico che aumenterebbe l’arrivo di VIP in loco.
È inutile e dannoso ripetere sempre che le somme si sarebbero potute spendere per altre  necessità.
Questo evento resterà impresso nella storia di Taormina, nonostante comporterà dei disagi inevitabili per garantire la sicurezza di tutti, a cui i taorminesi dovranno adattarsi,come una grande occasione per far conoscere al mondo lo splendido posto in cui noi viviamo.
Roberta Ruello 1A I.C. Mazzini Gallo

 

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