Un’esperienza indimenticabile – Gli alunni della D’Acquisto in visita ad Erice, Marsala e Trapani.
Alle 6:30 di giorno 27 aprile, noi alunni delle classi seconde dell’Istituto Comprensivo “Salvo D’acquisto” ci siamo ritrovati nel piazzale antistante la scuola, pronti per vivere una delle esperienze più belle della nostra vita.
Prima di salire sul pullman, alcuni genitori ci hanno scattato delle foto insieme alle professoresse, Cutugno ed Interdonato, accompagnatrici della IIA, per immortalare quel momento di gioia, ricco di aspettative per quella che immaginavamo già essere un’avventura indimenticabile.
Eravamo molto ansiosi di andare a visitare Trapani, la tanto discussa “città tra i due mari” relativamente alla quale avevamo appreso quasi tutto in occasione dello svolgimento di un’unità di apprendimento.
Dopo aver salutato i nostri genitori, siamo saliti sul pullman della ditta Giuntabus ed in men che non si dica siamo partiti.
Durante il viaggio abbiamo ascoltato tante canzoni ed è stato divertentissimo cantare tutti insieme in allegria.
Finalmente dopo tre ore e mezzo circa di viaggio, siamo arrivati ad Erice, un bellissimo borgo medievale oggi noto anche come “Città della scienza”, situato in una posizione strategica su una collina prospiciente l’istmo su cui sorge la città di Trapani.
Accompagnati da una competente guida turistica, abbiamo iniziato a girare per le vie finché non siamo giunti alla Chiesa Madre. Di fronte a noi si ergeva una stupenda costruzione antica, costituita da due strutture: la Chiesa ed il Campanile; quest’ultimo utilizzato in passato come torre di avvistamento.
La nostra attenzione, tuttavia, è stata catturata soprattutto dai fantasiosi tappeti esposti per le strade. La guida, soddisfacendo le nostre curiosità, ci ha detto che sono molte le tradizioni di Erice: la lavorazione del corallo, la produzione artigianale di dolcetti alle mandorle e la lavorazione di merletti.
Altra tappa è stata il castello di Erice, detto anche “Castello di Venere”, costruito su uno strapiombo in posizione strategica per avvistare eventuali nemici.
Dopo aver concluso la visita, siamo risaliti sul pullman e ci siamo diretti al ristorante. Finito di pranzare abbiamo proseguito per Marsala, ammirato lo spettacolare panorama delle saline e ci siamo imbarcati su un battello alla volta dell’isola di Mozia, noto sito archeologico situato a pochi metri dalla costa, nella laguna dello Stagnone. L’isola fu abitata dai Fenici e ancora oggi si possono ammirare i resti di quella splendida civiltà scomparsa.
Prima tappa è stato il museo Whitaker, nome dell’antico proprietario dell’isola, dove abbiamo potuto ammirare vasi e pietre tombali dei Fenici e la principale attrazione del museo, il giovinetto di Mozia. Questa statua fu rinvenuta nel 2005 e la sua storia è avvolta nel mistero: non si sa chi sia o cosa rappresenti né chi ne sia l’autore, tuttavia continua ad affascinare per la sua bellezza e la sua precisione nei dettagli.
Risaliti sul battello per rientrare, ci siamo divertiti a scattare numerose fotografie al bellissimo panorama che ci circondava. Arrivati all’Hotel Delfino ci siamo sistemati nelle camere e alle 20:00 siamo andati a cenare.
Dopo cena, con grande sorpresa, abbiamo appreso che era stata organizzata una serata di ballo e canto, per farci divertire e contemporaneamente darci la possibilità di fare nuove amicizie. A conclusione della serata, ognuno si è ritirato nella propria camera ed anche quello è stato un bel momento.
L’indomani ci siamo svegliati presto, abbiamo fatto colazione e alle 9:00 circa ci siamo diretti verso il museo “Baglio Anselmi” che custodisce un importante reperto archeologico di una nave punica. Essa fu ritrovata nel 1969 al largo dell’isola Grande, in prossimità di Punta Scario, all’imboccatura nord della Laguna dello Stagnone a Marsala.
Date però le condizioni del legno, in un primo tempo, si preferì lasciarlo dove era. Solo nel 1971 l’archeologa inglese Honor Frost riuscì a recuperare la nave e ad identificarne il periodo.
Il museo custodisce, inoltre, resti di anfore, ramoscelli di ulivo, piatti, gioielli o pietre tombali ritrovati fortunatamente intatti.
Dopo il pranzo in hotel siamo ripartiti per visitare il centro storico di Trapani dove abbiamo potuto acquistare dei souvenir per i nostri cari.
Infine, entusiasti dei fantastici luoghi che abbiamo visitato, ci siamo messi in viaggio per rientrare a Messina.
È stata davvero una bellissima esperienza. Ognuno di noi ha avuto la possibilità non solo di arricchire il proprio bagaglio culturale, ma anche di dimostrare il proprio senso di responsabilità, la capacità di saper stare con gli altri e di relazionarsi in un contesto diverso da quello nel quale ci frequentiamo ogni giorno.
Agata Calabrò – Giulia Frazzica
Classe IIA Istituto Comprensivo 2 “S. D’acquisto”
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