SOCIAL NETWORK: “L’INNOCENZA DEL DIAVOLO”
Continuano le iniziative riguardanti l’educazione alla legalità
Giorno 20 aprile, una rappresentanza di alunni delle seconde classi dell’I.C n.2 “Salvo D’Acquisto” si è recata a Piazza Duomo per partecipare ad un incontro con la polizia postale.
I ragazzi, accompagnati dalle professoresse Galletta e Pinzone, dal professor Gullotta, oltre che da alcuni genitori, sono giunti nel luogo dell’appuntamento intorno alle ore 11:00.
Insieme agli alunni di altre scuole cittadine, sono stati invitati a salire sul truk “Una vita da social” dove erano attesi dai membri della polizia postale. Uno dei poliziotti ha subito introdotto lo scottante argomento oggetto del giorno: il cyberbullismo o meglio i rischi di internet.
Ha sottolineato che per cyberbullismo si intende l’uso inappropriato da parte di molti ragazzi dei social network per mettere in ridicolo i propri coetanei o comunque persone a loro vicine.
C’è stata poi la presentazione della dott.ssa Molfo Irene, rappresentante del Questore di Messina. Scopo dell’iniziativa, che ha visto anche lo svolgersi di incontri nelle varie scuole, è far capire ai ragazzi che un uso sbagliato di internet può avere conseguenze terribili, a volte addirittura mortali per chi, suo malgrado, ne rimane vittima.
Condividere video e foto spiacevoli può avere gravi effetti sulla psiche di un ragazzo la cui identità è ancora in via di formazione.
È ancora più raccapricciante, inoltre che spesso nemmeno il “bullo”, che posta video o foto inappropriati, si rende conto della grandezza del meccanismo che si innesca e della rapidità con cui ciò che ha pubblicato si diffonde in rete.
I poliziotti hanno, quindi consigliato vivamente ai ragazzi di parlare sempre con gli adulti quando si verificano episodi del genere. È stato poi spiegato che bisogna sempre fare attenzione quando si naviga su internet.
Internet infatti è un’interconnessione di reti molto grande e stare dietro ad uno schermo a chattare è come stare in una stanza completamente buia a parlare con persone di cui non si conosce l’identità.
È buona norma quindi, per chi fa parte di comunità virtuali o per chi comunque usa internet, non fornire mai i propri dati personali, il proprio indirizzo o il nome della scuola che si frequenta.
L’incontro è proseguito con la visione di alcuni video e il racconto di storie di ragazze vittime di pedofilia che hanno dovuto cambiare città o addirittura sono arrivate a suicidarsi.
All’incontro è intervenuto, in qualità di ospite d’onore, il famoso attore messinese Ninì Bruschetta.
L’attore ha spiegato, facendo riferimento a episodi della sua giovinezza, come anche le cose più belle e pulite possono diventare pericolose quando se ne fa un uso scorretto e quando certi atteggiamenti si estremizzano. Ha poi raccomandato ai ragazzi di “fare dei social il mezzo e non il fine della comunicazione”.
L’incontro si è concluso con una foto di gruppo e l’impegno dei ragazzi di informare i compagni, che per questioni di spazio non hanno potuto partecipare all’iniziativa, sugli argomenti trattati.
Gulletta Simone
Classe IIA Istituto Comprensivo, 2 “S. D’acquisto”